Giuditta e Oloferne

decorazione pittorica, 1575 - 1599

Soggetti sacri: storie di Giuditta

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LOCALIZZAZIONE Castello Brancaccio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si hanno notizie relative alla decorazione di questa sala, situata nel corpo nord-ovest del castello, rinvenuta nel 1883. Essa viene comunemente identificata con la cappella delle carceri, descritta in una visita apostolica di mons. De Grassi del 1581. L'ambiguità del testo della visita non consente tuttavia una esatta localizzazione dell'ambiente. Dai confronti con decorazioni analoghe di ambito romano si evince che l'uso di questa stanza doveva essere piuttosto a carattere profano, forse parte di un ciclo pittorico presente anche nei saloni adiacenti e oggi perduto. Il soggetto se pure ripreso dalla narrazione biblica (libro di Giuditta) tende infatti a sottolineare l'idea della costante protezione divina nei confronti di coloro che hanno fede in Dio e nella punizione della superbia dell'avversario. Lo stile degli affreschi appare conforme a quello adottato nel corso degli anni Ottanta del sec. XVI da alcuni pittori del pontificato sistino; in particolare, i paesaggi e le grottesche, seppure molto deteriorati, ricordano quelli eseguiti da C. Arbasia nel Palazzo del Commendatore in Santo Spirito in Sassia, mentre le scene narrative si avvicinano maggiormente al linguaggio assunto da Giovanni Guerra e Vitruvio Alberti in Palazzetto Cenci a Roma, con il ripetersi di finte cornici dipinte attorno alle scene, figure allungate e prive di coerenza sintattica, squarci di paesaggio sui fondi. Le colonne riprodotte agli angoli della sala rimandano a un chiaro simbolismo araldico verso i committenti dell'opera, appartenti alla famiglia Colonna del ramo di Riofreddo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200875967-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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