La vecchia (la Mezzana). soggetto di genere

scultura, ca 1883 - ca 1883
Rosso Medardo (torino 1858 - Milano 1928)
Torino 1858 - Milano 1928

ritratto di figura femminile, molto anziana, con gli occhi chiusi e la bocca aperta

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Cera gialla chiara con supporto interno in gesso
  • ATTRIBUZIONI Rosso Medardo (torino 1858 - Milano 1928)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ideazione del soggetto e le sue prime esecuzioni sono databili al 1883, quando l'opera appare in una fotografia dell'atelier di Medardo Rosso inviata dall'artista nell'aprile del medesimo anno all'amico Baldassarre Surdi, in cui "La vecchia" (per i diversi titoli attribuiti all'opera cfr. Caramel 2004, p.84) si presenta su un basamento ricavato da una porta con l'iscrizione "Fine", proposta poi con tale titolo nell'Esposizione Nazionale Artistica di Venezia del 1887. "La Vecchia" è in rapporto di pendant con "Il vecchio" (Sciur Faust) del 1883 (cfr. inv. 9065), con riferimenti goethiani nei vari titoli mediati dal Mefistofele di Arrigo Boito, rappresentato alla scala di Milano nel 1881 (cfr. Caramel 2004, p.84), come prova anche il nome "Margherita" inciso da Rosso sulla base dell'esemplare in gesso conservato presso il Museo Rosso di Barzio e il nome "Faust" sul gesso (inv. 9065) della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. L'opera, esposta nel Cinquantenario della morte di Tranquillo Cremona a Milano nel 1929, come riporta il cartellino sul bordo inferiore destro, è stata donata alla Gnam nel 1931 da Francesco Rosso (dono definito nel 1994), dopo essere stata inclusa alla Quadriennale romana col titolo "La mezzana". Secondo un'ipotesi recente di Paola Mola (2009, p. 26 fig. 16), la cera della Gnam sarebbe databile al 1895 circa, proveniente dal modello del 1883, sulla base della sua identificazione con la già citata fotografia di essa, per la cui datazione resta tuttavia un'incongruenza nello testo della stessa Mola, che la data alternativamente agli anni trenta (nota p. 33) e altrove agli anni quaranta (didascalia della foto p. 26). Secondo la medesima studiosa, la scultura sarebbe nata in gesso per essere poi trasferita al bronzo; soltanto a Parigi Rosso ne avrebbe eseguito la versione in cera, e questa realizzazione resterebbe comunque il primo cimento dello scultore in tale materia. Resta tuttavia poco chiaro l'inserimento finale dell'opera Gnam, nel catalogo redatto da Mola, tra le sculture "non documentate", nel nucleo di "esemplari direttamente lavorati da Rosso o eseguiti sotto il suo controllo, dei quali la documentazione si sia persa, o non sia mai esistita" (Mola 2009, p. 249). Altri esemplari: bronzo ubicazione ignota; gesso dipinto, Barzio Museo Rosso; bronzo, Milano, Galleria d'Arte Moderna; bronzo, Hakone (Tokyo), The Hakone Open-Air Museum
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200827718
  • NUMERO D'INVENTARIO 9070
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI bordo inferiore a destra - Rosso - firmato - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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