altare - ambito romano (primo quarto sec. XVII, sec. XVIII)

altare,

su gradini, mensa con ali arretrate, zoccolo modanato, predella a specchiature a intarsio e croce centrale raggiata a rilievo; grado d'altare modanato con semplice tabernacolo a parallelepipedo, organico nelle linee e nei materiali al resto dell'altare e fornito di sportello metallico decorato a rilievo (calice eucaristico); complessa alzata lignea con ornamenti a voluta, cornici su mensoline con fregio a intreccio e timpano spezzato, inquadranti nicchia con statua del santo, sovrastata da timpano triangolare

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ cesellatura/ doratura
    legno/ doratura/ intaglio
    marmo/ intarsio/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Onofrio al Gianicolo
  • INDIRIZZO Piazza di Sant'Onofrio, 2, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un altare verosimilmente risultante dall'assemblamento di parti di origine diversa. La parte inferiore, marmorea, va riferita al 1729 (iscrizione) e corrisponde alla stagione settecentesca di lavori nella cappella (1728-1729), documentata da una lapide del pavimento (scheda 1200820659), durante la quale furono probabilmente realizzati anche la balaustrata, il cancelletto della medesima e gli stucchi dell'arco d'ingresso. La parte superiore sembra invece da riferirsi a un altare preesistente, non necessariamente in questa stessa cappella, forse contemporaneo alla statua (1618). "L'università" a cui allude l'iscrizione potrebbe essere l'Università dei Tintori, menzionata in una lapide (1617) nel pavimento della medesima cappella (scheda 1200820660). La notizia, desunta da Spezzaferro (1993) e riferita da Borghese (1996), dello spostamento autorizzato da Clemente VIII (breve del 19.11.1601) dell'altare privilegiato della cappella Madruzzo nella cappella di S. Onofrio a causa dei lavori voluti dai Madruzzo nella cappella di famiglia, non risulta a mio avviso (R. Barbieri) in alcun modo dirimente. L'attribuzione dell'intero altare al Seicento, proposta da Borghese, contrasta con l'evidenza stilistica e il particolare impiego dei materiali lapidei, specialmente nella specchiatura centrale della mensa; da Borghese non è data inoltre né notizia né giustificazione delle iscrizioni tutt'ora leggibili sugli oggetti. Le guide della chiesa ignorano l'opera. Per un'ipotesi attributiva del disegno delle parti in legno all'architetto Alberto Martini si veda la scheda 1200820676.0
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200820669-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2006
  • ISCRIZIONI nella mensa, fronte, sopra lo zoccolo - L' VNIVERSITA' MDCCXXIX - lettere capitali - a caratteri applicati -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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