monumento funebre - ambito toscano (ultimo quarto, ultimo quarto sec. XV, sec. XV)

monumento funebre ca 1475 - ca 1475

struttura architettonica formata da due lesene strigliate e rudentate, cap itello composito e architrave decorata a palmette e delfini che si affront ano, incornicia il riquadro centrale: su uno sfondo liscio si staglia a ri lievo la figura di un cavaliere di profilo, in armatura e col berretto sul capo e il bastone del comando nella mano destra, su di un cavallo bardato . L'elmo del cavaliere è poggiato ai piedi del cavallo. Un alto basamento a sarcofago reca una lapide con iscrizione e ai lati due genietti alti

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    marmo bianco/ scultura
  • MISURE Altezza: 305
    Larghezza: 211
  • AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Francesca Romana
  • INDIRIZZO piazza Santa Francesca Romana, 4, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dedicato ad Antonio Da Rio, castellano di castel S. Angelo sotto il pontif icato di Eugenio IV (1434-1447), capo delle milizie papali di Niccolò V e morto a Roma nel 1450, il monumento è citato da tutta la bibliografia rel ativa alla chiesa ma non è mai stato oggetto di studi approfonditi dalla c ritica se si escludono le indicazioni di Golzio-Zander (1968). Si tratta, infatti, di un'opera di notevole interesse iconografico e stilistico, uni co esempio a Roma di monumento funebre nel quale il defunto viene proposto a cavallo in bassorilievo. Oltre alle analogie con la porta del Filarete in S. Pietro, Golzio e Zander suggeriscono un raffronto con il monumento s epolcrale di Giordano Orsini a Monterotondo dove ritroviamo il cavaliere d i profilo nel riquadro centrale. Notevole, tuttavia, il divario stilistico e tecnico tra le due opere a vantaggio del rilievo di Santa Maria Nova ne l quale all'eleganza della composizione si unisce la notevole cura nella resa dei particolari decorativi dell'armatura e dei finimenti. Incerta l'a ttribuzione del monumento romano che Golzio e Zander assegnerebbero a Min o del Reame il cui ruolo nella produzione scultorea romana attorno alla me tà del '400 non sembra essere stato del tutto chiarito. Da notare, inoltre , attualmente la composizione priva del fastigio sulla sommità e della cen tina, a differenza dell'analogo monumento di Monterotondo, sostituiti dall 'attuale bordo a monocromo che ne accentua il carattere laico, del tutto p rivo di riferimenti religiosi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200702667A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso al centro - ANTONIO RIDO PATAVINO SUB/ EVGENIO PONT MAX ARCIS RO/ PRAEFECTO AC NICOLAI V COPIARV/ DUCI IOANNES FRANCISCVS FILIVS/ EX TESTAMENTO F C - lettere capitali - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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