Annunciazione
Parete dell'arco trionfale dipinta ad affresco, la figurazione è divisa in due da un oculo centrale strombato che separa le figure dell'arcangelo Gabriele sulla sinistra, e della Vergine annunciata alla destra. L'angelo è in primo piano di profilo, il corpo poco visibile a causa di un'ampia lacuna ma si distinguono bene le lunghe ali e il panneggio della veste rossa; nella sinistra tiene un ramo con tre gigli bianchi, la mano destra con due dita alzate nel gesto dell'allocutio. Lo sfondo di sinistra è un paesaggio collinare con una città turrita; sulla destra, nello spazio tra la figura principale e l'oculo, si distingue una porta d'ingresso alla città con un uomo in armatura che urla. La scena con Maria è ambientata in un interno provvisto di letto sullo sfondo, leggio, scrittoio e un seggio goticheggiante. La fanciulla è inginocchiata, di tre quarti, le braccia incrociate sul petto, l'abito bianco bordato d'oro, il manto rosso che le scivola dalle spalle e una lunga treccia dorata. Davanti al giovane volto si dispone la colomba dello Spirito. Sinuose foglie di cardo stilizzate di color grigio segnano l'andamento dell'arcata inferiore; negli spigoli in basso si leggono due stemmi familiari, a sinistra quello degli Alberti, a destra quello dei Quadrio.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
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ATTRIBUZIONI
Sermondi, Luigi; Giovannino Da Sondalo (attribuito; Cerchia)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Spirito (ex)
- INDIRIZZO Via Roma, Bormio (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stile di questa graziosa Annunciazione richiama il linguaggio del cosiddetto Giovannino da Sondalo per la tipologia delle figure, il procedere analitico, lo scarso interesse per la resa prospettica e la presenza di rimandi tardo gotici, anche se la non perfetta aderenza di alcune cifre formali portano, piuttosto, a riferire l'opera a un altro artista attivo negli ultimi decenni del Quattrocento. La figura di Giovannino da Sondalo è ancora poco chiara e poco indagata, l'appellativo deriverebbe da una errata interpretazione di una iscrizione, oggi perduta, che confonde il nome del committente con quello dell'autore (Johanninus filius quondam Stephani olim Laurentini de Sondalo). Nei decenni sono stati raccolti attorno al presunto artista Giovannino cicli affrescati o singole opere che a ben vedere possono appartenere a mani differenti. Fra queste, quella di Luigi Sermondi, documentato nel 1475 come attivo nella chiesa di S. Spirito, impegnato nella realizzazione, su commissione di Giacomo Alberti, del vasto ciclo che comprende la parete absidale (Adorazione, Trinità, San Cristoforo) e il catino (Incoronazione della Vergine). Il mediocre stato di conservazione di questi affreschi impedisce un' attribuzione univoca dell'Annunciazione alla stessa mano, ma alcuni elementi quali la gamma cromatica, il modo di disporre sinuosamente i panneggi, la resa delicata dei visi, nonché la contiguità con gli affreschi dell'area absidale e la presenza di uno stemma Alberti nell'angolo in basso a sinistra della parete dell'arco trionfale, avvalorano tale ipotesi.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE SCHEDATORE R03/ Provincia di Sondrio
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0