Camicie rosse. Soldati e donna con bambino

dipinto, ca 1898 - ca 1898

Sulla destra, un gruppo di quattro anziani soldati garibaldini, uno dei quali appoggia la mano sulla spalla di un bambino in piedi davanti a lui. A sinsitra, una donna in piedi con un bambino in braccio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA Olio su tela
  • ATTRIBUZIONI Coromaldi Umberto (roma 1879 / Ivi 1948): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, conosciuto anche col titolo "Garibaldini", fu presentato da Coromaldi come saggio finale del Pensionato di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, vinto dall'artista nel 1894 con l'opera Il ritorno dei profughi (disperso; bozzetto, proprietà A. Quaroni Coromaldi, Roma). La costruzione del quadro en plein air comportò un lungo studio da parte dell'artista, tanto che nel maggio del 1898, al momento del giudizio della Giunta, il dipinto non era ancora ultimato a causa delle condizioni meteorologiche, che ritardavano la resa dal vero dell'illuminazione solare della scena.Il dipinto rappresenta un gruppo di anziani veterani garibaldini, vestiti con le camicie rosse e con una grande bandiera tricolore in spalla, che incontrano una madre insieme ai suoi due figli. Sullo sfondo del paesaggio si vedono il colle Gianicolo, dove il 20 settembre del 1895 era stato inaugurato il monumento equestre a Garibaldi, Ponte Garibaldi e il quartiere di Trastevere. Vagnetti in un articolo pubblicato nel 1918 su Emporium ne spiegava così l'iconografia: "immaginò dei vecchi Garibaldini che attraversano il Ponte Cestio in vista del Monumento dell'Eroe. Hanno una bandiera, un giovanetto del popolo segue i gloriosi rimasti e ne sente il fascino, una madre con la creatura in braccio si ferma al passaggio". In quest'opera, datata in iscrizione al 1898, Coromaldi, futuro pittore di paesaggi della campagna romana, ha abbandonato del tutto la consueta retorica patriottica. Gli ideali risorgimentali sono ormai trascorsi ed il soggetto storico è trasformato in un episodio quotidiano. Le lotte di liberazione sono solo un ricordo, conservato nella memoria dal racconto degli anziani.Un bozzetto del 1897 (cfr. L. Paladino, 1982, p. 206-207) documenta l'originaria idea della composizione che si sarebbe dovuta sviluppare in orizzontale, lasciando maggiore spazio alla veduta del paesaggio romano alle spalle dei personaggi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200491242
  • NUMERO D'INVENTARIO 1251 Provv
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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