aquila ad ali spiegate
disegno architettonico,
ca 1579 - ca 1585
Alberti Alberto (attribuito)
notizie prima metà sec. XX
Nella metà superiore, tracce di schizzo a matita disposto in senso orizzontale
- OGGETTO disegno architettonico
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ matita
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MISURE
Altezza: 575 mm
Larghezza: 435 mm
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ATTRIBUZIONI
Alberti Alberto (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Nazionale per la Grafica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Fontana di Trevi
- INDIRIZZO Via della Stamperia, 6, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta del verso della tavola a pagina 88. Il foglio è probabilmente di riuso, come accade in altri casi nel codice. Lo schizzo a matita è appena visibile, mostra un'aquila ad ali spiegate, con il capo volto a sinistra, che ricorda un elemento araldico. Poco più a destra un altro disegno appena accennato può far pensare a una zampa forse di cavallo. La Forni accenna a una testa di profilo, non rilevata. Il disegno è da riferire alla bottega dell'Alberti, ma sono pochi gli elementi per un'attribuzione dello schizzo, di cui resta poca traccia. La raffigurazione è piuttosto semplificata, ma la linea di contorno è funzionale ed efficace anche nel semplice tratto. La collocazione del foglio nella successione delle pagine del volume, così come appariva nella rilegatura con cui giunse al momento dell'acquisto, è probabilmente erronea (vedi scheda 1200268477), insieme d un altro gruppo di fogli sciolti (da FN8107 a FN8112). Il disegno fa parte del volume 2502 del Gabinetto Disegni e Stampe, il cosiddetto codice C. Il volume appartiene a un gruppo di quattro (2501 A e B, 2502, 2504) con disegni architettonici attribuiti ad Alberto Alberti, per lo più dettagli o parti di monumenti antichi di Roma. Presentati ai soci dell’Accademia dei Lincei da R. Lanciani nel 1882, quando ancora appartenevano alla famiglia in Borgo San Sepolcro, furono ceduti al Gabinetto Nazionale nel 1913 da Luigi Prosperi, che li aveva acquistati da Ernestina Guidotti, figlia di un Alberti ed erede della famiglia. Riferiti da Lanciani a Cherubino e a Giovanni Alberti, nel 1982 un breve contributo di M. L. Forni propose l’attribuzione dei volumi ad Alberto, padre dei due artisti, sulla base del confronto con la grafia dei Diari degli Alberti conservati agli Uffizi. La studiosa curò l’edizione completa dei volumi (1991). Sulla base delle date che compaiono in vari fogli, il codice C risulta compreso tra il 1579 e il 1585. I volumi presentano un repertorio di forme e modelli, sulla base di rilievi dal vero esattamente misurati, muniti di piante, profili, modini, completati da indicazioni testuali. I codici nacquero probabilmente come volumi di fogli bianchi legati, in seguito estesi da prolunghe secondo le necessità del disegno, che spesso mostra continuità tra due fogli cuciti. A seguito di un restauro i codici furono sciolti e le prolunghe spesso staccate
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200268485
- NUMERO D'INVENTARIO FN8112v
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Nazionale per la Grafica
- ENTE SCHEDATORE Istituto Nazionale per la Grafica
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0