monumento funebre di Laboureur Alessandro Massimiliano, Buonocore Giovanni Battista (sec. XVII)
monumento funebre
post 1660 - ante 1672
Laboureur Alessandro Massimiliano (1796 Ca./ 1861)
1796 ca./ 1861
Buonocore Giovanni Battista (1643/ 1699)
1643/ 1699
Alto basamento marmoreo rettangolare, sul quale poggiano a sinistra la statua di una donna piangente stante e a destra quella di un uomo in posa meditativa, seduto sul bordo di un secondo basamento rettangolare con iscrizione, che sostiene un sarcofago, con coperchio a spioventi completato da antefisse. Sulla fronte della cassa è scolpito il medaglione ritratto del defunto, mentre sul coperchio è appoggiato il busto ritratto della defunta. Il sepolcro è inserito in una nicchia poco profonda, trasformata illusionisticamente da un'architettura prospettica in un vano coperto da volta a botte, rivestita di lacunari con rosetta cetrale e sostenuta da pilastri ionici in breccia rossa
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
breccia
Marmo
marmo bianco/ incisione/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Laboureur Alessandro Massimiliano (1796 Ca./ 1861)
Buonocore Giovanni Battista (1643/ 1699)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria in Ara Coeli
- INDIRIZZO piazza Venezia, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sepolcro è dedicato, come chiariscono le iscrizioni, a Luigi Marini, morto nel 1838 e a sua moglie Settimia Maffei, morta nel 1822. La paternità dell'opera è accertata da un documento del 1828, che la cita fra le opere del Laboureur realizzate prima di quell'anno. Questo chiarisce che il sepolcro fu concepito per Settimia Maffei, in una data compresa fra l'anno della sua morte e il 1828. Luigi venne qui sepolto dopo il 1838, come sottolinea l'iscrizione, accanto alle spoglie di Settimia, che era la prima moglie. L'inquadramento architettonico invece risale ai lavori di rimodernamento della cappella, promossi dal cardinale Mancini e affidati per quanto riguarda pitture, stucchi e marmi al Buonocore, come chiarisccono fonti coeve e settecetesche; a lui vanno quindi ascritte le finte prospettive, databili in un'epoca compresa fra la nomina cardinalizia (1660) e la morte (1672) del committente. La struttura faceva da cornice al cenotafio del cardinal Mancini, sostituito nell'Ottocento dal monumento Marini (Carta/ Russo, 1988, con bibliografia precedente)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200249098A
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI primo basamento - vedi foto - lettere capitali - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0