lapide - bottega laziale (secc. IV/ VI)

lapide,

Si tratta di un dado di marmo con la cavità per il cinerario; sulla faccia anteriore compare l'iscrizione incorniciata in lettere capitali di modulo regolare e di buona fattura. Il testo ricorda Q. Caecilio Optatine della tribù Annia, prefetto della 1° corte degli "equites Aquitanorum". E' dedicata dalla madre Pontia Sabina, figlia di Tito. I caratteri epigrafici in lettere capitali sono piuttosto regolari. La cavità per il cinerario all'interno del dado è stata adottata a misura per cereali, come attesta l'iscrizione su uno dei lati in caratteri semigotici

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE