Ecce Homo
dipinto
1576 - 1576
Nebbia Cesare (1536 Ca./ 1614 Ca)
1536 ca./ 1614 ca
Personaggi: Gesù Cristo. Attributi: (Gesù Cristo) corona di spine. Figure: astanti. Figure: soldati
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 358
Larghezza: 265
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ATTRIBUZIONI
Nebbia Cesare (1536 Ca./ 1614 Ca)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Baglione (1642) afferma che l'Ecce Homo fu eseguito da Cesare Nebbia, chiamato a rifare il riquadro già affrescato da Matteo da Lecce e quindi distrutto dallo stesso autore. Il Van Mander (1604) è il cronista di questa notizia, secondo cui Matteo fu, per motivi non chiari (denaro o timore di confronto con Zuccari) l'artefice di una distruzione a colpi di martello dell'opera. Oberhuber trovò conferma nei documenti che testimoniano Matteo come autore dell'Ecce Homo, iniziato il 12 marzo 1575 e terminato il 3 gennaio 1576. In data 31 agosto 1581 compare nel Libro dei decreti un atto di sottomissione di Matteo, desideroso di tornare a lavorare nell'Oratorio. Il 5 novembre 1576 veniva pagata la pozzolana per l'affresco di Nebbia. Nell'opera è viva l'eco dell'analoga scena eseguita, intorno al 1550 da Taddeo Zuccari in Santa Maria della Consolazione (cappella Mattei). La lezione del più anziano fratello è filtrata attraverso l'esperienza di Federico che lavora la fianco di Nebbia al Gonfalone
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200237884-24
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0