decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo di Pandolfi Gian Giacomo (secc. XVI/ XVII)

decorazione plastico-pittorica, 1596 - 1613

La cappella ha volta a botte ed è decorata da dieci dipinti (quattro tele e sei affreschi) chiusi in cornici di stucco ad ovoli. L'altare è inquadrato da due colonne scanalate, pure di stucco, che sorreggono un timpano spezzato. Ai lati del riquadro centrale sono addossati due angeli. Sull'altare si trova la tela con la "Deposizione di Cristo nel sepolcro" e, al di sopra, la tela con l'"Ecce Homo". Nella parte destra, in un ovale, è posto l'affresco raffigurante la scena "Noli me tangere" e, al di sotto, la tela con il "Martirio di San Pancrazio". Nella parete sinistra fa riscontro un ovale con un vetro per l'illuminazione e la tela con l'"Immacolata Concezione". Sul pilastro destro sono gli affreschi raffiguranti, nella parte alta, "San Carlo Borromeo in adorazione della croce" e, nella parte bassa, "Cristo deriso". Su quello sinistro sempre ad affresco "San Francesco" e "Cristo alla colonna"

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    MURATURA
    Stucco
  • ATTRIBUZIONI Pandolfi Gian Giacomo (1567/ Post 1636)
  • LOCALIZZAZIONE Montenero Sabino (RI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo l'apoca del 10 gennaio 1596 (Archivio Notarile Gio. Battista Corona, Liber Apocarum, c. 54) la comunità di Montenero Sabino commissionò a Gian Giacomo Pandolfi la decorazione di una cappella dedicata al Crocifisso. Sacchetti Sassetti (La giovinezza di Gio. Giacomo Pandolfi a Pesaro, Rieti, 1955) afferma che i lavori cominciarono soltanto nel 1598 per interessamento dell'arciprete Don Lucio Lavi, ritratto dal Pandolfi nella pala con la "Deposizione di Cristo nel sepolcro", a cui, probabilmente, appartiene lo stemma in stucco (bipartito con un giglio e un'ancora) che si ritrova sopra l'entrata e dipinto sull'arcone d'ingresso. Poiché la pala d'altare (vedi scheda n. 13) è datata 1613, il Sacchetti Sassetti suppone che l'artista abbia portato avanti gli affreschi tra il 1598 e il 1600 e poi, una volta partito da Rieti per Pesaro (la sua presenza in questa città è documentata dal 1608), abbia terminato dietro sollecitazione del committente le tele inviandole nel '13 dalla sua città natale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200223622-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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