Cristo crocifisso
decorazione plastico-architettonica
ca 1490 - ca 1510
Personaggi: Cristo; Madonna; S. Giovanni Battista; S. Nicola di Bari; Maria Maddalena; S. Sebastiano. Strumenti del martirio: frecce; croce; chiodi. Attributi: (S. Sebastiano) frecce. Nudi maschili: S. Sebastiano
- OGGETTO decorazione plastico-architettonica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
peperino di Viterbo/ scultura
- AMBITO CULTURALE Ambito Viterbese
- LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Discusso il nome e il padronato della cappella della Crocifissione. Nei documenti la cappella è denominata o "della Crocifissione" o Cappella Argentini (De Angelis 1841, p. 153; Breccola-Mari, 1979, p. 157) o di S. Maria Maddalena o ancora Cappella Scarinci dal nome di una famiglia di Montefiascone (Capuani-Genovesi, 1984, p. 35). Lo stato di deperimento degli affreschi non consente precisi confronti stilistici né la possibilità di ricostruire il programma iconografico ideato per la decorazione pittorica dell'ambiente. L'attribuzione è da riferire a pittori di ambito locale, anche se non è possibile indicare, tra le personalità artistiche note, un nome preciso. L'attività di tali ignoti o ignoto pittore è databile intorno alla fine del secolo XV e gli albori del successivo. L'analisi stilistica di tali affreschi collima con la datazione proposta e la presenza di una lapide iscritta, murata vicino alla figura dipinta di S. Sebastiano, recante la data 1504 e il nome di un membro della famiglia Argentini aiuta ad avvalorare l'ipotesi cronologica avanzata. La lastra, infatti, fu posta nella cappella per volontà di Brigida Argentini, moglie di Luca, nel 1504. L'inserimento della lastra causò la distruzione di parte della cornice dipinta intorno alla rappresentazione di S. Sebastiano. Ciò fa ipotizzare che l'affresco del Santo doveva essere già stato eseguito al momento dell'inserimento della lastra sepolcrale nel 1504 per volere della vedova. La famiglia Argentini era la proprietaria della cappella. Luca Argentini, di cui si esaltano le gesta nell'iscrizione, doveva aver combattuto per difendere la libertà di Montefiascone contro le pretese di conquista e le aggressioni dei Farnese. Nel 1504, infatti, la cittadinanza di Montefiascone osteggiò il Cardinal Alessandro Farnese intenzionato ad ottenere il vicariato di Montefiascone (Moroni, 1843, pp. 211-213). L'iscrizione sembra far riferimento proprio a questo evento storico
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200208801-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI sulla lapide murata - DEO OPT. MAX/ QUALIS ERAT BRUTUS PATRIAE DUM VIXIT AA/ TO VINDICE QUO PRIMUM LIBERA ROMA FUIT/ TALIS ERAT LUCAS PRO LIBERTATE FALISCA/ CUIUS IN HOC TUMULO CORPUS INANE IACET/ LIBERTAS VIRTU FACUNDIA RELIGIQUE/ CONSOCIAE VITAE QUAEQUE FUERE SUAE/ BRIG. ARGI. CON. CARISS. POS. /QUI. VIX. AN. XLII. AN. D. M. D. IIII - lettere capitali - a pennello - latino
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