Modello dell'Altare del Beato Luigi Gonzaga nella chisa di Sant'Ignazio
Il modello riproduce interamente la parete di fondo del transetto destro d ella chiesa di S. Ignazio a Roma, con una finestra centinata al vertice - su cui è inserita una tela dipinta riproducente l'invetriata e il cielo r e trostante - , un alto cornicione modanato mediano e un altare sottostant e inquadrato da alte paraste scanalate. L'altare si compone di un alto zoc co lo su cui grava una coppia di colonne delimitate da paraste interne, so ste nenti un'architrave curvilinea su cui si appoggia una coppia di person aggi sdraiati in cera dipinta a imitazione del marmo chiusa da un fronton e mi stilineo. Altre due sculture sono posizionate sullo zoccolo, ai lati delle colonne. La pala d'altare riproduce in monocromo il bassorilievo con la " Gloria del Beato Luigi Gonzaga" di Pierre Le Gros. Il modello è dipi nto ad olio a similitudine dei marmi: verde venato di bianco per le colonn e, le specchiature e la struttura dell'altare; giallo per lo zoccolo e la cornic e superiore dell'architrave; nero per la specchiatura centrale del coronam ento; bianco avorio per le pareti; oro per i capitelli e gli eleme nti deco rativi
- OGGETTO modello architettonico
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MATERIA E TECNICA
cera/ modellatura
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MISURE
Profondità: 25 UNR
Altezza: 195 UNR
Larghezza: 112 UNR
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ATTRIBUZIONI
Pozzo Andrea (1642/ 1709)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
- LOCALIZZAZIONE Castel Sant'Angelo
- INDIRIZZO Lungotevere Castello 50, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per l'altare del Beato Luigi Gonzaga - il secondo importante altare romano del Pozzo, dopo quello di S. Ignazio nella chiesa del Gesù - l'architetto trentino eseguì almeno tre diversi progetti, tutti pubblicati nella 2a pa rte del suo trattato "Prospettiva de'pittori e architetti"(Roma 1702). Il modello di Castel Sant'Angelo, che è in scala 1:15 rispetto allì'original e , corrisponde alla fig. LXIV del Trattato, ovvero al primo dei tre prog et ti, con alcune viarianti rispetto alla stampa, principalmente la forma de lle colonne ( che nel progetto grafico appaiono tortili), e l'assenza di q ualche elemento, come lo stemma nel coronamento, e una coppia di stat ue a i lati della pala centrale, probabilmente inserti in cera presenti nel mo dello ligneo ed oggi perduti. Si trattava della soluzione preferita da Poz zo :"Questa fù la prima idea concepita per l'Altare passato; ma pr oposta c onfusamente colle altre, ella si rimase posposta à quella di quat tro colon ne. Di questa scelta io non dirò altro, per non essere io buon g iudicew in causa propria. Dirò solo, per il poco aggetto che hà, mi saria parsa più confacente al luogo, onde sarebbe stata più commoda, e godibile. Comunque ciò sia, ella si è rimasta senza padrone, onde potrà ogn'un serv irsene a s uo piacere"(Trattato..fig. LXIV"). Il Modello di Castel Sant'An gelo era ri masto ignorato negli studi su Pozzo fino alla sua pubblicazion e da parte d i B. Contardi (1991); dovette essere compiuto entro i primi m esi del 1697, prima dell'apertura dei lavori eseguiti secondo successive m odifiche prog ettuali del modello originario
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200207422
- NUMERO D'INVENTARIO CSA IV/371
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0