recinzione del presbiterio, ciclo - ambito romano (sec. XVI)

recinzione del presbiterio 1580 - 1585

su zoccolo di base recinto ottagonale in muratura, con due ingressi e due emicicli laterali, verso l'interno, in corrispondenza dei due pilastri dell'arco trionfale. Il recinto presenta pilastrini angolari e specchiature rettangolari decorate da figure di santi in stucco e monocromi, con cartiglio iscritto superiore, sia all'esterno sia all'interno. E' concluso superiormente da una cornice modanata, decorata da una fila di perline e foglie

  • OGGETTO recinzione del presbiterio
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    Stucco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Stefano Rotondo
  • INDIRIZZO via S. Stefano Rotondo, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il recinto, ricordato per la prima volta da Ugonio, fu certamente fatto costruire dopo il 1580 e, come provano i grifoni, sotto Gregorio XIII, morto il 10 aprile del 1585. Lo scopo era quello di delimitare l'area sacra: nel tardo Cinquecento a Roma e a Firenze era diffusa l'abitudine di dare un ordine gerarchico agli altari, e come fonte ispiratrice diretta Monnsen ha visto il recinto ottagonale del coro di S. Maria del Fiore, progettato da Baccio Bandinelli nel 1547 e la cui installazione ebbe inizio nel 1572. Circa il significato allegorico del recinto, Monnsen a proposto due interpretazioni: secondo la prima, di tipo liturgico, la balaustra ottagonale - il numero 8 è simbolo della Risurrezione di Cristo - simboleggia la Risurrezione ( a Cristo allude il grifone) e quindi, in quanto rappresentazione della tomba di Cristo, anche la Chiesa. In tale ottica può essere spiegata la presenza dei 4 santi di stucco ai lati dei due ingressi: a Nord-Est la Mater Ecclesiae e il Precursore, a Sud-Ovest i ss. Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa. La tomba di Cristo è rappresentata metaforicamente da quella del protomartire Stefano, e come sentinella presso la tomba di Cristo, sono i venti santi di stucco, partecipando insieme della sua gloria presso l'altare di Dio. In base alla seconda ipotesi, di tipo apostolico, la balaustra ricorderebbe l'Anastasi e si porrebbe in relazione con la croce riconoscibile nella pianta della chiesa. La celebrazione del sacramento eucaristico, ripetizione del sacrificio di Cristo sulla croce, all'altare di S. Stefano lega dunque metaforicamente la balaustra simbolo della Chiesa alla croce della pianta di S. Stefano simboleggiante appunto la croce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente straniero in Italia
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200175659A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI sugli ingressi - papale - Emblema - papa Gregorio XIII - 8 - grifone alato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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