virtù cardinali, trofei e oggetti liturgici

dipinto, 1775 - 1799

la decorazione è formata da riquadri rettangolari nel registro inferiore; in quello superiore, entro lunette, sono riquadri con cornice ad angoli smussati. La volta è scompartita a spicchi e conclusa da un campo rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Romano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pietro Camporesi Il Vecchio
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Stefano Rotondo
  • INDIRIZZO via S. Stefano Rotondo, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE la cappella fu costruita, in onore del loro fondatore, dai monaci agostiniani ungheresi di S. Paolo I Eremita, ai quali Nicolò V aveva affidato la chiesa con una bolla del maggio 1454. Dallo Zibaldone di Giovanni Rucellai, scritto tra il 1449 e il 1450, risulta infatti che allora di cappelle nella chiesa ne esisteva una sola, quella dei SS. Primo e Feliciano. L'originario altare quattrocentesco fu sostituito nel 1736 e da esso doveva provenire una lapide dedicatoria vista da Forcella in sagrestia. Nella cappella Ugonio aveva visto dipinte "di vecchia pittura" storie del santo. L'attuale decorazione risale a dopo il 29/6/1776, allorché Pio VI ordinò che, per conservare la memoria di S. Stefano di Ungheria, la cui chiesa presso S. Pietro era in procinto di essere demolita, nella chiesa di S. Stefano Rotondo fosse costruita una nuova cappella dove gli alunni del Collegium Germanicum Hungaricum avrebbero officiato nel giorno del santo, il 2 settembre di ogni anno. Progetti e lavori venero affidati nel 1778 a Pietro Camporesi il Vecchio, fatto che ha tratto in inganno diversi studiosi, tra cui Banfi, che hanno pensato si trattasse della cappella in questione. In realtà l'incarico avuto da Camporesi, come scrive Ceschi, era di costruire una cappella in corrispondenza delle due arcate centrali del settore sudoccidentale: il progetto non venne portato a termine, le due arcate furono più tardi richiuse e gli affreschi rifatti, e si ripiegò con il ridecorare, con pitture anonime e scadenti di gusto neoclassico, la già esistente cappella di S. Paolo I Eremita, aggiungendovi la dedica a s. Stefano d'Ungheria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente straniero in Italia
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200175624-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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