monumento funebre di Greca Felice Della, Finelli Giuliano (sec. XVII)
monumento funebre
ca 1630 - ca 1630
Greca Felice Della (1625 Ca./ 1677)
1625 ca./ 1677
Finelli Giuliano (1602-1603/ 1653)
1602-1603/ 1653
Il monumento è formato da un'incorniciatura architettonica in cui si trovano una porta (che è stata recentemente sostituita da una vetrina per l'esposizione del reliquiario del piede della Maddalena del sec. XVI), un'epigrafe commemorativa, il busto del defunto in una nicchia ovale decorata in basso e ai lati sulle lesene da tralci di frutta e fiori a bassorilievo e, in alto, entro una lunetta spezzata, scudo con stemma
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Greca Felice Della (1625 Ca./ 1677): progettista
Finelli Giuliano (1602-1603/ 1653): scultore
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo monumento, che sarà copiato dagli altri tre identici della crociera, fu eseguito per volere di Carlo Barberini secondo l'iscrizione nel 1629 mentre dai conti dell'Archivio Barberini, pubblicati da Noehles, risulta che i lavori furono eseguiti dopo la morte del committente, nel 1630. Come si legge dall'epigrafe Antonio Barberini era morto nel 1559 fatto assassinare dal Granduca di Toscana proprio in via Giulia, per questa ragione, evidentemente, la famiglia desiderò che il monumento fosse eretto, a riparazione, nella chiesa della nazione fiorentina. Per quanto riguarda il busto si può notare che il ritratto non fu dedotto dal modello reale ma da una vecchia immagine, il che può spiegare la scarsa vitalità del volto. Lo schema architettonico è molto simile al disegno di Pietro da Cortona per il monumento a John Barclay. Il busto è invece identico ad un altro conservato già nella collezione Barberini, ora nella Galleria Nazionale d'arte Antica, che secondo Munoz sarebbe stato scolpito dal Bernini per i committenti e poi replicato dallo stesso scultore per il monumento. Tale ipotesi è però poco probabile in quanto i due busti non appaiono nella lista delle opere del Bernini redatta dal Baldinucci né se ne trova traccia negli inventari barberiniani. Riccoboni assegnava invece il busto ad Ippolito Buzi, Pope Hennessy a Giuliano Finelli, Martinelli lo degradava a "grottesca copia... fatta da un incapace " e Wittkower esprimeva seri dubbi per il fatto che l'uso del trapano e il panneggio appartengono piuttosto al repertorio dell'Algardi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200175250-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2015
- ISCRIZIONI sopra la porta - ANTONIO BARBERINO PATRITIO FLORENTINO/ INTEGRITATE ERVDITIONE CONSTANTIA/ ET EXIMIA ERGA PATRIAM CHARITATE CONSPICVO/ CVIVS OSSA OB NOVAM TEMPLI CONSTRVCTIONEM/ PERMISTIM TRANSLATA IACENT/ OBIIT ANNO MDLIX VIII CALEND IVLII/ AETATIS SVAE ANNVM AGENS LXV/ CAROLVS BARBERINVS S R E DVX GENERALIS/ PATRVI MAGNI SALVTI CONSVLENS/ IN EXPIATIONEM CVLPARVM REDDITVM ANNVVM/ MISSAE SINGVLIS CELEBRANDAE DIEBVS ATTRIBVIT/ NE MEMORIA EXOLESCERET/ HOC VOLVIT EXTARE MONVMENTVM/ ANNO DOMINI MDCXXIX - lettere capitali - a solchi - latino
- STEMMI in alto al centro - Stemma - Barberini Antonio - Stemma con le tre api, sormontato da un elmo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0