Storie di Martiri
dipinto,
ca 817 - ca 824
Il ciclo si sviluppa su tre pareti di larghezza pari a cm. 210; le scene si svolgono su quattro ordini divisi da fasce su cui correvano tituli picti, ora scomparsi
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Prassede all'Esquilino
- INDIRIZZO Via di Santa Prassede, 9/A, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ignorato dalle fonti, il ciclo di affreschi è segnalato per la prima volta da Cancelliere (1806, p. 136), che li considera fatti della vita di S. Agnese sulla base di un passo del Liber Pontificalis relativo alla Vita di Pasquale I (p. 54), papa a cui si attribuisce unanimemente la committenza dell'opera, dove si menziona un oratorio dedicato appunto a S. Agnese fatto decorare da questo pontefice. Successivamente l'Armellini (1891) riuscì a descrivere più correttamente gli affreschi e a dare una interpretazione dei tituli. Della decorazione originaria si riconoscono alcune scene di martirio di santi identificati da nomi dipinti accanto alla figura: Crisanto, Daria, Giuliano, Giasone, Mauro e Celso. Si tratta probabilmente di martiri i cui corpi furono trasferiti dalle catacombe nella chiesa da Pasquale I. I dipinti, giunti a noi in stato frammentario, furono restaurati nel 1968. In questa occasione oltre al preventivo ripristino del locale a cura della Soprintendenza ai Monumenti si asportarono vecchie stuccature e contorni di malta cementizia, si consolidò la superficie, si stuccarono le lacune e si operò una pulitura della pellicola pittorica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200161585
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI lungo le fasce sottostanti i singoli quadri - illeggibile - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0