reliquiario antropomorfo - a braccio - ambito laziale (sec. XVI)

reliquiario antropomorfo a braccio, 1534 - 1534

La mano, opera di fusione, è disegnata con incisioni che rendono piuttosto rozzamente i dati anatomici. Il braccio vero e proprio consiste in una lamina d'argento saldata alle estremità. Sui bordi, su di una fascia a palmette, sono incastonate delle pietre dure verdi e gialle, alcune delle quali sono andate perdute. Al centro si vede una croce che ha la funzione di sportello che permette di vedere la reliquia

  • OGGETTO reliquiario antropomorfo a braccio
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ incisione
  • LOCALIZZAZIONE Boville Ernica (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, come si legge nell'iscrizione, è un dono di Ennio Filonardi vescovo di Veroli dal 1503. L'anno 1534 è lo stesso in cui il prelato venne nominato prefetto di Castel S. Angelo. Dato che questa carica non è citata si deve supporre che il dono sia stato fatto precedentemente alla nomina stessa. L'oggetto è di lavorazione piuttosto modesta; si noti l'esecuzione della mano e la idea di coprire la saldatura della lamiera con una sorta di gallonatura in argento. Gli scarsi incontri stilistici con opere contemporanee indicano l'origine provinciale dell'autore, forse il manufatto proviene da un laboratorio della vicina Abbazia di Casamari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200067239
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sul braccio sopra la croce - ENNIUS PHILS/ BUCAN EPS/ VERUL 1534 - lettere capitali -
  • STEMMI vescovile (?) - Stemma - vescovo Ennio Filonardi - arma inquartata cimata da cappello vescovile: nel primo e nel quarto partito sono raffigurati tre pali e l'aquila; nel secondo e nel terzo su campo rosso si vede la rovere sradicata al naturale con i rami decussati due volte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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