Lot e le figlie

dipinto, 1700 - 1749

Personaggi: Lot. Figure: figure femminili. Architetture: veduta di città. Fenomeni naturali: fuoco. Oggetti: brocca; tazza

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Antonozzi Francesco (notizie Prima Metà Sec. Xviii): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione privata Cariverona
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Gallo
  • INDIRIZZO piazza A.M. Gallo, 11, Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE l`opera raffigurante il tema biblico Lot e le figlie è una buonacopia di un dipinto del Domenichino che l'Antonozzi dovette eseguirenella prima met... del XVIII secolo; si hanno diverse notizie riguardoal dipinto originale che ci aiutano a capire le possibili ragioni chespinsero l'artista osimano a riprodurla; Lot e le figlie fucommissionato al Domenichino nel dicembre del 1630 e pagato 60 scudida Francesco Barberini che lo donò al Cardinale Bichi suo amico efrequentatore del Circolo Barberini; si sa che intorno al 1690 ildipinto fu copiato dal pittore romano F. Raspantino (Roma. coll.Raspantino) da cui trasse sette disegni raffiguranti Lot e sei Lefiglie (R.E. Spear, 1989, p. 285); fino qui la prima parte dellastoria, la seconda parte si svolge in Inghilterra dove nel 1760 ildipinto è segnalato nella galleria della residenza di Thomas Coke aLondra, Thanet House in Great Russel Street; in seguito passò in unaaltra residenza a Holkhom Hall nella Contea di Leicester (Coll. Cook)dove è documentata nel 1817; qui restò fino al 1887 quando fuvenduta il 30 marzo dalla Casa d'Aste Foster a Mrs Wheeler per £2.50, dopo di che del dipinto si sono perse le tracce e ancora oggila sua ubicazione è ignota; il Domenichino nel realizzarlo si eraispirato a un lavoro di uguale soggetto di Annibale Carracci, laparte interessante della storia che ci riguarda direttamente è cheLot e le figlie appartenne al Cardinale Bichi, forse lo stessoprelato che nel 1656 fu eletto Vescovo di Osimo; in ogni caso la proprietà Bichi e i legami del Cardinale con Osimo si rivelano buoniindizi, ci fanno supporre che l'Antonozzi abbia potuto vedere ildipinto originale prima che fosse trasferito in Inghilterra, ocomunque sapere della sua esistenza; un'altro particolare importante,utile a sostegno della nostra tesi, e che la tela è abbinata ad altrerepliche desunte da tre dei quattro tondi affrescati dal Domenichinonella Cappella Bandini a San Silvestro al Quirinale; ci chiediamo comemai l'Antonozzi non riprodusse il quarto tondo e preferì un altrosoggetto; ci piace pensare che il collegamento con il Bichi sia statala causa determinante;lo Spear (p. 286) fa notare la seduttivainterpretazione del tema biblico in cui Lot, in compagnia delle duefiglie, è rappresentato in un atteggiamento poco paterno, piuttostoambiguo; tale interpretazione, continua lo studioso, era sicuramenteadeguata per un dipinto destinato a qualcuno di larghe vedute e dicultura come poteva essere Monsignor Bichi; del dipinto "domenichiano"esistono tre disegni preparatori (Windsor Castle) e un'incisione(Londra, British Museum) realizzata dall'inglese William Kent (1685-1748); la copia osimana è ricordata in casa Gallo dal Grillantini(1969, p. 482) come Noè ubriaco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100272982
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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