ultima comunione di san Serafino da Montegranaro

dipinto 1767 - 1767

Dipinto. Scena ambientata in un interno, la cella di san Serafino, che riceve in ginocchio l’ultima comunione da padre Bonaventura da Fermo raffigurato al centro in piedi con in dosso un piviale riccamente decorato. Due giovani frati cappuccini sorreggono il santo mentre un terzo, di fronte, regge un cero. Dall’alto scendono due angeli diretti verso san Serafino con in mano una corona di rose e un fascio di gigli. La porta aperta lascia intuire la presenza di persone al di fuori, dietro il giovane che si affaccia sull’uscio. Sul fondo, attraverso la finestra spalancata si intravede il profilo di un centro abitato, probabilmente Ascoli Piceno

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Minossi Gaetano Detto. Padre Raffaele (1732/ 1805)
  • LOCALIZZAZIONE Civitanova Marche (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Grande tela centinata raffigurante “L’Ultima comunione di san Serafino da Montegranaro”, episodio che ebbe luogo nella cella del convento di Ascoli Piceno, dove il santo cappuccino morì il 12 ottobre 1604. Così narra padre Giovannini da Urbino nella Vita di san Serafino del 1709. In basso a sinistra il dipinto reca la firma “Raphael Urbe Faciebat”, ovvero padre Raffaele da Roma. Apprendiamo da una cronaca conventuale di Civitanova Marche che l’opera fu commissionata dai frati cappuccini nel 1767, anno della canonizzazione del santo per opera di papa Clemente XIII (Santarelli 2004). Nel periodo delle requisizioni napoleoniche il dipinto fu requisito ad opera del Direttore del Demanio di Ancona e rientrò in possesso dei cappuccini nel 1811. Restaurata nel 1987 da Elis Romagnoli, la tela è attualmente alloggiata su una parete del vano scale del convento civitanovese. Non sono molte le notizie relative alla biografia ed all’attività artistica di Padre Raffaele da Roma, il cui vero nome è Gaetano Minossi (1732-1805), che entrò nell’ordine cappuccino nel 1759 e realizzò diversi lavori per le chiese della città pontificia. Si ricorda tra questi una grande tela raffigurante l’Annunciazione (1789) per la chiesa di S. Nicola da Tolentino. Fu proprio Minossi inoltre, coadiuvato da altri due pittori cappuccini, ad eseguire i dipinti e due stendardi in occasione della cerimonia di canonizzazione di san Serafino da Montegranaro. Uno dei due stendardi raffigurava il medesimo soggetto del dipinto di Civitanova e fu trasportato con processione solenne nella chiesa dell’Immacolata in piazza Barberini a Roma, all’epoca curia generale dell’Ordine, il 23 maggio 1768
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264379
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Raphael Urbe Faciebat - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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