mostra d'altare - bottega marchigiana (prima metà sec. XVII)
Altare caratterizzato da un impianto architettonico piuttosto lineare con colonne sormontate da capitelli compositi con foglie di acanto e volute minuziosamente intagliate su cui poggia una trabeazione decorata con motivi a carattere vegetale, spezzata al centro dalla presenza di una testina di putto alato. Al di sopra una ricca decorazione a girali vegetali inquadra un piccolo dipinto rappresentante una corona dal cui centro fuoriescono due palme. Le colonne poggiano su due basamenti recanti al centro due testine di putti alati che inquadrano un paliotto ornato da due ghirlande fiancheggianti una corona ospitante due palme. Il complesso è completato da un paliotto caratterizzato da tre elementi intagliati a motivi vegetali, identico a quello dell'altare a destra (cui si rimanda) al cui interno è conservata un'urna con il corpo del martire San Giacinto
- OGGETTO mostra d'altare
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MISURE
Altezza: 765 cm
Larghezza: 328 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
- LOCALIZZAZIONE Pollenza (MC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, databile alla metà del XVII secolo, presenta analogie con altri altari collocati nel territorio marchigiano sempre seicenteschi, come quelli conservati nella chiesa di San Francesco di Pioraco. L'opera evidenzia una notevole abilità tecnica nell'intaglio e la ricerca di preziosità è evidente nella doratura che ricopre interamente la superficie. Purtroppo sono andati distrutti molti documenti di archivio relativi alla chiesa annessa al convento, pertanto non è possibile allo stato attuale della ricerca definire puntualmente tutte le vicende che interessarono le varie fasi di realizzazione della chiesa e degli arredi. Tuttavia è documentato che il signor Giovanni Greco di Montemilone (Pollenza) con testamento del 1556 donò alle "Monache Claustrali Riformate dell'ordine di Santa Chiara" la casa di sua proprietà, a condizione che, una volta trasformata in monastero, avesse la sua chiesa dedicata a San Giuseppe. La costruzione e l'adattamento della chiesa dovettero procedere speditamente se già nel 1562 risulta ultimata. In seguito il fabbricato monastico venne ampliato incorporando case ed orti adiacenti, soprattutto nella prima metà del XIX secolo, acquisendo così gradatamente la forma attuale. Evidentemente nel XVII secolo la chiesa venne arricchita con gli altari e i dipinti che tuttora la ornano, alcuni dei quali furono individuati dai Commissari napoleonici come opere di pregio, presentando ancora il sigillo. In anni recenti (1980 ca. e 2004 - comunicazione orale della Badessa) sono stati effettuati dei lavori all'interno della chiesa e nell'occasione sono stati rifatti in stile barocco alcuni arredi come il monumentale tabernacolo e i candelieri da parete che pertanto non sono stati catalogati
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100264310
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0