San Michele Arcangelo combatte Satana

dipinto, 1644 - 1644

Personaggi: San Michele Arcangelo; Satana. Paesaggi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Barbieri Giovan Francesco Detto Guercino (1591/ 1666)
  • LOCALIZZAZIONE Fabriano (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fratello del Guercino, paolo Antonio Barbieri, riporta nel Libro dei Conti due notizie che si riferiscono a questo dipinto. La prima, in data 15 gennaio 1644, dice: "Dal sig. Pinto Fattorelli da Fabriano si è ricevuto scudi di paoli n. 50 per caparra di un quadro di san Michele Arcangelo; d'accordo in scudi 200 di paoli= scudi 61 lir. I. 13" (Cfr. Libro dei Conti, 1808, pp. 105-106). La seconda voce, in data 3 dicembre 1644, dice: "Dal Sig. Pinto Fattorelli da Fabriano si è ricevuto scudi di paoli n. 150 per il residuo del quadro del san Michele, che fanno lir. 721 e sono = scudi 180. lir. I" (cfr. Libro dei Conti, 1808, p. 108). Da queste notizie è ragionevole dedurre che la commissione fu ricevuta nei primi giorni del 1644, insieme con un pagamento in acconto e che l'opera fu portata a termine nel corso dello stesso anno. Il quadro deve essere stato dipinto a Bologna, forse in Palazzo Aldrovandi, dove il Guercino dimorò ospite del conte Filippo prima di comprare una sua casa alla fine dell'anno 1644. Si deve certo al committente Pinto Fattorelli la scelta del soggetto: San Michele era un santo particolarmente venerato a Fabriano specie dopo che nell'anno 1534, sotto i suoi auspici, si stipulò una pace generale che chiudeva un periodo di disordini civili (Benigni 1924). La tela fu trafugata la notte del 10 giugno 1862 e recuperata il 12 luglio presso Albacina; tornò nella chiesa il 30 settembre 1865 dopo un parziale restauro eseguito dal pittore ascolano Ferdinando Cicconi. Il dipinto elaborato forse, in alcune parti, insieme ad aiuti di bottega appartiene al periodo tardo del Guercino. il pittore due anni prima, 1642, si era trasferito a Bologna dove, con la morte del reni, avvenuta nell'agosto del 1642, si era reso vacante il posto di primo pittore. A Bologna, come ricorda Gnudi (AAVV, Il Guercino, cat. mostra, Bologna 1968, XLV): "Quanto più la nuova situazione spirituale in cui l'animo del Guercino s'era acquietato, rese definitiva la sua scelta di un ordine, di un contegno, tanto più il colloquio con Reni divenne per il Guercino intimo e continuo. Egli guardò allora insistentemente alla "bellezza" che l'arte del Reni esprimeva, senza comprendere la sua tensione spirituale verso l'astrattezza dell'Idea. Guercino cercava la bellezza nella realtà, Reni la trovava nell'Idea". Il confronto tra il quadro del Guercino e quello del Reni di ugual soggetto (San Michele che abbatte Lucifero a roma in Santa Maria della Concezione, commissionato al Reni dal cardinale di Sant'Onofrio, fratello di papa Urbano VIII e realizzato a Bologna intorno al 1636) esemplifica le parole di Gnudi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100256636
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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