pulpito di Paris Scipione (sec. XVII)

pulpito 1657 - 1657

Il pulpito, di legno di noce intagliato e scolpito, consta di una parte inferiore con mensole a modiglione sule quali insistono le cariatidi (arpie dalla ali spiegate) che sostengono un ripiano dal parapetto con 5 fronti scanditi da lesene con teste di cherubini e cascate di bacche: le due laterali con semplice specchiature rettangolare, indi due con stemma ed al centro un pannello figurato. I pannelli contro il pilastro hanno specchiature centinate con bugne a diamante scandite da lesene e inquadrate, ai lati, da due cariatidi che sorreggono il baldacchino decorato internamente con la colomba dello Santo Spirito, teste di cherubini tra cespi fitomorfi. Sulla cornice superiore: al centro uno stemma tra girali vegetali con cappello cardinalizio (scudo con 3 bizanti crociati posti 2 e 1 accostati in cuore da un crescente lunare) ed, ai lati, due stemmi con scudo interzate in banda

  • OGGETTO pulpito
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ scultura
  • MISURE Altezza: 600
    Larghezza: 250
  • ATTRIBUZIONI Paris Scipione (notizie 1657-1673): intagliatore
  • LOCALIZZAZIONE Ascoli Piceno (AP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Pulpito ligneo addossato (pensile) al terzo pilastro sinistro con fronte verso la nave mediana, venne commissionato dal vescovo ascolano il Card. Gabrielli (1642-1668), del quale si vede lo stemma intagliato sul culmine del baldacchino, all'intagliatore-ebanista Scipione Paris di Matelica (not. dal 1657 al 1673) nel 1657. Il contratto fu stipulato il 28.8.57, ma il pulpito, ch esecondo gli accordi doveva essere terminato in 18 mesi, venne ultimato solo il 30.7.1661 (date queste pubblicate per la prima volta dal Capponi, 1912, p. 24 e dal Fabiani, 1961, p. 184). Senza alcun fondamento e possibilità di riscontro la notizia riferita dal Frascarelli (Ms. n° 78) il quale scriveva che il pulpito, secondo alcuni documenti da lui visionati, risultava essere stato commissionato e pagato da Gerolamo Ilariozzi patrizio ascolano, vice Cardinale di Farfa che fece apporre i suoi stemmi, laddove ritroviamo, invece, lo stemma Gabrielli e gli stemmi del Capitolo Ascolano. Questo pulpito, nel contesto dei restauri della Cattedrale nel sec. XVII, sostituì l'antico, di travertino, fatto costruire nel 1150 dal vescovo Presbitero. Le linee sobrie e l'elegante selezione dei partiti decorativi, di gusto definibile "ascolano" aiutano solo in parte a ricostruire la personalità artistica di Paris del quale si conosce solo l'altare del 1661, lavorato per la chiesa del Carmine con tutt'altro genere estetico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100254547
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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