altare maggiore di Brunetti Domenico, Petrarca Rafaelle (fine/inizio secc. XVIII/ XIX)
altare maggiore
1790 - 1810
Brunetti Domenico (notizie 1765-1793)
notizie 1765-1793
Petrarca Rafaelle (notizie 1855)
notizie 1855
L'altare è mutilo della mensa; sui gradini si conserva il tabernacolo; ai lati poggiano 4 plinti a sostegno di 4 colonne tortili con capitelli compositi, l'architrave è mistilineo; il timpano è spezzato; in alto, al centro, si eleva una cornice senza quadro, con raggera e colomba. Nel mezzo, è ricavata la nicchia per la statua di S. Benedetto ornata all'esterno con targae festoni discendenti. Attorno gira una cornice centinata mistilinea, messa in oro, atta a riquadrare il dipinto ad olio raffigurante "Madonna col Bambino, San Benedetto e altri santi"
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura/ marmorizzazione
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ATTRIBUZIONI
Brunetti Domenico (notizie 1765-1793): falegname
Petrarca Rafaelle (notizie 1855): pittore
- LOCALIZZAZIONE Santa Vittoria in Matenano (AP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, al presente, è privo della mensa: il paleotto è stato arretato. Dinanzi, sulla predella, provvisoriamente, è stato messo un altarino su quattro semplici colonne, rivolto verso il popolo. Dagli archivi del monastero e della Collegiata si ha notizia che nel 1771, essendo la chiesa rifatta di nuovo, l'altare Maggiore non era nacora dotato della sua cappella; detta cappella fu fatta fare con il contributo nella spesa dalla Signora Maria Vittoria Prefetti la quale ebbe molti rapporti rapporti con l'intagliatore Domenico Brunetti, sia per avergli tenuto a battesimo il figlio Giuseppe, sia per aver completato a spese della medesima la costruzione del coro nell'adattamento per la nuova Collegiata si S. Vittoria. Per queste ragioni non si è avuta esitazione per l'attribuizione di tutti gli altari in favore del Brunetti. I plinti, le colonne tortili, i capitelli e le cornici hanno tante analogie con altri anufatti della Collegiata, documentati come opera sua e della sua bottega (coro, cantorie, porte). Nel 1855 fu riverniciato dal pittore ornatista di Fermo, Raffaele del petrarca, unitamente agli altri due. Il paleotto fu intagliato da Sante Morelli di Montegiorgio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100245152
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI sulla targa - VOBIS SEMPER PROPITIUS ERO - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0