natività di Gesù

dipinto, (?) 1511 - (?) 1511

Figure: angelo. Costruzioni: capanna

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Nardini Dionisio (notizie 1491-1543)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Comunale
  • INDIRIZZO via Marconi, 6, Serra de' Conti (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento d'affresco è stato recuperato scalpellando i mattoni al di sopra di un'arcata del portico della facciata del Palazzo Comunale di Serra de' Conti. Esso fu costruito nella seconda metà dell'Ottocento, dopo che, con l'unità d'Italia, fu demolita l'antica chiesa dei francescani situata nell'antistante Piazza Gramsci. Con la Legge Valerio del 1861 i frati perdettero infatti la proprietà del monastero e, dopo la caduta dello Stato Pontificio, furono da esso allontanati. Gli uffici comunali da allora occuparono i locali del convento, rimasto pressocchè inalterato. Le visite pastorali settecentesche (R. Manoni, 1994) testimoniano che la chiesa, risalente al principio del XIV secolo, fu restaurata e riconsacrata nel 1511. Essa aveva una sola navata, coperta a volte, un coro quadrato e pareti laterali scandite da da otto altari (vedi in particolare l'inventario del 1779 segnalato da A. Mariotti in una relazione del 2003 in deposito presso il Municipio). Una planimetria dell'antico complesso architettonico pubblicata da Villani (1990) mostra che il fianco sinistro della chiesa era adiacente ad un lato del chiostro, tuttora esistente dietro il portico ottocentesco. Dal momento che il lacerto di affresco con il particolare della capanna della della Natività decora una superficie concava è presumibile che facesse parte della volta o del catino absidale di uno degli altari laterali della chiesa. L'iscrizione trascritta da Villani, oggi pressocchè illeggibile, identifica l'autore del dipinto con Dionisio Nardini di Sant'Angelo in Vado. Questi era il più anziano di tre fratelli pittori che, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, firmarono alcune opere nella città di origine e nel territorio circostante. La prima di esse è l'affresco con la "Madonna della Misericordia" del 1497 nella Chiesa di S. Maria a Cupramontana, nella quale emerge l'influsso di Piero della Francesca, di Giovanni Santi e del Perugino. Allora i fratelli Girolamo e Giacomo erano forse agli esordi, mentre Dionisio aveva già lavorato nel 1491 ad Ostra Vetere, dove aveva firmato l'affresco col "San Martino che dona il mantello" (B. Cleri, 1985). Secondo la Mariotti (2003) la presenza del pittore nella vicina chiesa di S. Francesco a Serra de' Conti potrebbe risalire a questi anni. Tuttavia, essendo l'artista documentato fino al 1543, il suo intervento potrebbe cadere intorno al 1511, l'anno di riconsacrazione della chiesa ad opera del vescovo di Cagli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100208870
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2007
  • ISCRIZIONI sull'affresco - DIONIGIUS DE SANCTO ANGELO IN VADO PINXIT - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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