Matthias Conte de Gallas Conseiler (...). ritratto del conte Matteo Gallasso

stampa smarginata stampa di traduzione, post 1650 - ante 1668

Ritratti: Mattia Gallasso. Abbigliamento: militare; contemporaneo. Oggetti: fascia da generale; tendaggio; nappa di cordone. Costruzioni: muro. Figure: figure maschili; cavalieri. Animali: cavalli. Armi. Decorazioni: cornice ovale

  • OGGETTO stampa smarginata stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo ducale
  • INDIRIZZO Corso Vittorio Emanuele, 23, Urbania (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il personaggio effigiato è Matteo Gallasso (Trento 1584-Vienna 1647), conte di Campo e duca di Lucerna destinato a diventare Matthias Gallas. Appartenente ad una delle più antiche e ricche famiglie della diocesi di Trento, intraprese la carriera militare come semplice soldato austriaco. Con il grado di generale fu, poi, al servizio dell'esercito comandato da Wallenstein (di cui cercò, in seguito, di prendere il posto, contribuendo al complotto per assassinarlo), avendo modo di mostrare il suo valore e la sua intelligenza militare e accrescendo la sua fama e ricchezza. L'esercito da lui comandato veniva considerato la forza più crudele e devastante durante la guerra dei Trent'Anni. Nel 1629 contribuì alla conquista di Mantova mettendosi in luce agli occhi di Ferdinando II imperatore del Sacro Romano Impero che gli donò proprietà e titoli. Da lui ebbe origine la famiglia dei Clam Gallas i cui appartenenti furono spesso uomini d'arme, impiegati nell'esercito imperiale. Sulla base del confronto con altre analoghe stampe conservate nel Palazzo Ducale di Urbania, è ipotizzzabile che l'incisione appartenesse a una serie di cui non si è rintracciato il titolo, nè se ne conosce la consistenza, ma che era evidentemente dedicata ai ritratti di uomini e donne illustri o che rivestivano importanti ruoli di potere e comando nella società della prima metà del '600. Probabilmente le stampe all'origine erano raccolte in rilegatura e presentano per l'effigie una medesima impaginazione: il ritratto all'interno di una cornice ovale, con la figura posta di tre quarti davanti a un tendaggio scostato per lasciare spazio ad un'apertura paesaggistica in cui si animano, per lo più, scene di caccia o scene di battaglia. Le varianti sono minime. Non si esclude che Balthasar Moncornet fosse anche l'incisore della serie, anzi, sembrerebbe probabile sulla base di confronti stilistici con sue opere firmate. Qui, però, si è fatta la scelta prudente di attenersi alle indicazioni di responsabilità che lo individuano come editore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100152490
  • NUMERO D'INVENTARIO SS.156
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Regione Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2004
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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