bassorilievo raffigurante le nozze di Bacco e Arianna
stampa stampa di riproduzione,
1780 - 1780
Cunego Domenico (1726/ 1803)
1726/ 1803
Piali Stefano (1753 Ca./ 1835)
1753 ca./ 1835
Divinità: Bacco; Mercurio. Attributi: (Bacco) tirso; corona d'edera; uva; pampini. Attributi: (Mercurio) petaso; caduceo. Divinità minori: Sileno; Menadi; Satiri; Eroti. Personaggi: Arianna. Figure: sacerdoti. Animali: leopardi; tigri; serpenti; capro. Frutti: uva. Piante: edera; vite; alberi. Strumenti musicali: timpani; cetra; corno; flauti. Mezzi di trasporto: carro. Oggetti: ceste; coppe; bacile. Elementi architettonici: ara. Abbigliamento: abbigliamento all'antica
- OGGETTO stampa stampa di riproduzione
-
MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
-
MISURE
Altezza: 290 mm
Larghezza: 468 mm
-
ATTRIBUZIONI
Cunego Domenico (1726/ 1803): incisore
Piali Stefano (1753 Ca./ 1835): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Toschi Mosca
- INDIRIZZO Piazza Toschi Mosca, 29, Pesaro (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa riproduce dettagliatamente i due bassorilievi della parte frontale di un sarcofago antico (cassa e coperchio). Come si apprende anche dall'iscrizione commentaria apposta al di sotto della parte figurata della stampa, il sarcofago fu rinvenuto nel terreno di pertinenza della villa del cardinale Antonio Casali lungo la via Appia Antica, nei pressi della Porta Capena. L'iscrizione della stampa fornisce anche indicazioni sul perfetto stato di conservazione del reperto, non pregiudicato dal tempo e da eventuali danni provocati dallo scavo. Il luogo di rinvenimento del sarcofago corrisponde all'area del cosiddetto Ipogeo di Vibia, un complesso cemeteriale (tuttora visitabile) risalente al IV secolo dopo Cristo e in cui furono seppelliti assieme cristiani e pagani aderenti alla setta di Bacco-Sabazio. L'appartenenza del sarcofago ad un membro della setta pagana di Bacco-Sabazio è confermata dal soggetto a carattere dionisiaco raffigurato. Attualmente il sarcofago (150-180 d. C.), cosiddetto delle 'Nozze Casali', si trova al National Museet di Copenhagen (Matz, 1968). Sul fronte della cassa del sarcofago è raffigurato un corteo bacchico dove compaiono i tipi iconografici ricorrenti delle scene dionisiache. Al centro sono raffigurati Bacco e Arianna semirecumbenti. Il primo, parzialmente coperto da un ampio drappo, reca nella mano sinistra il tirso e nella destra una coppa; Arianna reca nella mano sinistra una coppa riccamente decorata e nella destra un bacile. In basso al centro, nello spazio tra le due divinità, sono raffigurati Sileno, educatore di Bacco, pingue e dalla lunga barba, e due eroti con un Satiro. Alla destra di Bacco (porzione sinistra del sarcofago) sono raffigurati Mercurio, riconoscibile dal petaso e caduceo, una Menade, un Satiro e un sacerdote con il 'tympanum', un tamburello a sonagli associato ai culti dionisiaci e solitamente suonato dalle Menadi. Alla sinistra di Arianna (porzione destra del sarcofago) sono raffigurati un Satiro, una Menade e il sacerdote con il 'tympanum'. Assieme ai personaggi del corteo sono inoltre presenti animali sempre associati alle raffigurazioni bacchiche: il capro, sotto le cui sembianze era adorato inizialmente Bacco, i serpenti, presenti nei riti in onore del dio, e i leopardi o le tigri, allusione alla diffusione di questi culti in Asia Minore. Nella parte superiore è raffigurato un tralcio vegetale costituito da uva e pampini, simboli dionisiaci per antonomasia. Nella fronte del coperchio, in proporzioni ridotte rispetto alla cassa, sono raffigurati nuovamente Bacco e Arianna recumbenti, entrambi con il tirso in mano, emblema di Bacco costituito da un bastone con attorcigliata l'edera; suonatori e suonatrici di strumenti a fiato; due Menadi che sorreggono Sileno ebbro; un erote con cetra a cavalcioni di uno dei leopardi che trainano il carro del dio; Satiri e Menadi dedite ad operazioni di custodia dei serpenti. Un esemplare di sarcofago con raffigurazione dionisiaca sul fronte della cassa e del coperchio, avvicinabile all'esemplare riprodotto nella stampa in esame, è conservato presso il Museo Nazionale Romano ed è databile attorno agli stessi anni. Relativamente all'attività incisoria in campo archeologico, Stefano Piali, discepolo di Francesco Caccianiga, eseguì i 72 rami per la riedizione del 1824 della 'Accurata succinta descrizione topografica delle antichità di Roma' dell'abate Ridolfino Venuti. Il primo prestigioso incarico di Domenico Cunego nel campo della riproduzione di reperti archeologici è per il veronese Giacomo Muselli, per il quale riproduce a contorno le monete della sua collezione da inserire a corredo dei tre monumentali volumi di catalogo, pubblicati nel 1752 ('Numismata antiqua a Jacobo Musellio collecta et edita'). Per Robert Adam esegue due incisioni nelle 'Ruins of the Palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia'. All'epoca in cui era di servizio presso James Adams (1761-1762) realizza inoltre 14 rami tratti da disegni del Clérisseau con vedute di Pola, Baia, Pozzuoli, Benevento e Napoli, per una pubblicazione antiquaria che si affianca a quella del fratello sulle Ruins of Spalatro
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100142232
- NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.P.3044
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- ISCRIZIONI in basso a sinistra, sotto la parte figurata - Steph. Piali delin - corsivo - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0