Marchia Anconitana olim Picenum. carta geografica della Marca di Ancona

stampa a colori, 1683 - 1694

Carte geografiche: Marca di Ancona. Figure: putti. Personificazioni: (figura femminile armata) Ancona. Animali: picchio; cane. Animali fantastici. Mezzi di trasporto: velieri. Oggetti: cartigli; rosa dei venti. Araldica: stemma

  • OGGETTO stampa a colori
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Valck Gerard (1652/ 1726): inventore
    Schenck Pieter (1661/ 1711 Ca)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cartoteca Storica delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Lucia
  • INDIRIZZO via Marcellini, Serra San Quirico (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE `Tra la prima edizione della Marchia Anconitana di Mercatore (1589) e quel la di Janssonius e Hondius, edita nel periodo in cui i due editori avviaro no una società dividendosene i rami con il concorrente Willem Janszoon Bla eu (1571-1638) e che durò dal 1630 circa alla morte di Henricus Hondius (. ..), proseguendo Jansson da solo fino alla propria morte, si inserisce l'e dizione dell'Italia di G. A. Magini con la sua Marca d'Ancona olim Picenum (1620). E' questa la fonte della carta dei due editori olandesi eredi di Mercatore (...). La carta resterà la stessa nelle seguenti edizioni: Gerar di Mercatoris et J. Hondii Atlas Novus, di Jan Jansson e Henricus Hondius edita nel 1638 (in latino), l'edizione in francese del 1639 (volume terzo) , completata nel 1644, il Nouveau Theatre du monde di Jan Jansson edito tr a 1645-46 (volume terzo) e nel terzo tomo del Nouvel Atlas ou Theatre du M onde di Jan Jansson del 1647. Il disegno della regione resta lo stesso anc he per un'altra edizione di questa carta: la Marca D'Ancona olim Picenum e dita da Jan Jansson per la prima volta sul Novi Atlantis Anhang nel 1641-4 2. Di questa carta si registrano riedizioni nei seguenti atlanti: Des Nieu wen Atlantis Aenhang, di Jan Jansson, Amsterdam, 1644 (in olandese), Novus Atlas, Jan Jansson, 1645 (in tedesco), Nieuwen Atlas, Jan Jansson, volume tre, 1647 (in olandese), Atlas Novus, di Jan Jansson, 1647 (in latino), N ouvel Atlas, di Jan Jansson, volume terzo, 1652 (in francese), Nuevo Atlas , di Jan Jansson, 1653-66 (volume quarto, in spagnolo), sul volume quarto dell'Atlas Maior degli eredi Jansson, 1675 (in latino), e sul Novus Atlas, sive Theatrum orbis terrarum, ristampa dell'Atlas Maior del 1675, firmato da Johannes Janssonius, Amsterdam, 1680ca (in latino). Tra 1640 e 1655 la carta fu riedita sul Theatrum orbis terrarum sive Atlas Novus del loro co ncorrente Willem Jansszoon Blaeu e poi sul suo Atlas Maior (1662-72), volu me nono, dedicato all'Italia. Ristampa su Le Theatre du monde ou Nouvel At las di Willem e Jan Blaeu, Amsterdam, 1640 (riedizioni 1644, 1645, 1650, 1 658). Il Theatrum orbis terrarum sive Atlas Novus (Amsterdam, 1640, 1645, 1650 in latino; 1642, 1643, 1650, 1658 in olandese; 1642, 1647, 1648 in te desco) registra sia la Marca d'Ancona che il Ducato di Urbino. Nell'Atlas Maior sive Cosmographia Blaviana in undici volumi (Amsterdam, 1662, riediz ioni 1658/72 in dieci volumi) le carte dell'Italia furono raccolte nel tom o VIII; nell'edizione francese del 1663 (Le Grand Atlas) in dodici volumi sul IX, in quella tedesca (Grooten Atlas, 1664, in nove volumi; riedito ne l 1667) sul volume VII. Questa versione di Blaeu è identica per gli elemen ti geografici ma presenta varianti decorative. La scala di miglia dieci è incisa a sinistra insieme al cartiglio che è posto, in questa versione, in basso a sinistra, mentre era in alto a destra nelle edizioni di Jansson, con la figurina rovesciata rispetto all'altra. Si tratta dell'emblema dell a Marca di Ancona pubblicato sull'Iconologia di Cesare Ripa ai primi del S eicento, costituito dalla donna guerriera con i simboli della forza, della fertilità e il cane, simbolo della fedeltà, che fa capolino in penombra, insieme al picchio, animale simbolo degli antichi Piceni, che sta sia sull 'elmo della donna sia sopra il cartiglio. Questa stessa carta fu riedita n ell'Het Nieuw Stede Boeck van Italie di Pieter Mortier (1661-1711) e Jan B laeu (1596-1673) stampato a Parigi nel 1705. La Marca d'Ancona di Frederik De Wit compare tra le carte dell'Atlas Maior stampato a Amsterdam da J. C ovens e C. Mortier nel 1725 (riedizioni 1725 e 1799, ma vi era stata un'ed izione di Pieter Mortier nel 1710), editori di Amsterdam specializzati in questo genere di stampe, ma ho trovato più di un esemplare sciolto di Mort ier-Blaeu (Marché / D'Ancone / Par M.r Blaeu. / Se Rend à Amsterdam chez P . Mortier / Avec Privilege, mm 420x510 con il cartiglio in basso a sinistr a). Probabilmente essa è stata impiegata anche altrove da Covens e Mortier . Nel 1694 Gerard Valck (1652-1726) e Pieter Schenck (1661-1711ca), editor i di Amsterdam, acquistarono dai fratelli Jansson van Waesbergen, ultimi e redi della famiglia Jansson, le lastre incise dell'atlante di Mercatore, e le ristamparono in fogli sciolti, sostituendo il loro nome a quello del l oro predecessore. La carta compare infatti con il titolo Anconitana Marchi a, insieme all'Urbinum Ducatus, entrambe provenienti dal Novus Atlas di Ja nssonius, sul catalogo dei pezzi disponibili della ditta (Magni Atlantis S ystema).' (Mangani G.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100141497
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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