Marchia Anconitana cum Spoletano Ducatu. carta geografica della Marca di Ancona e del Ducato di Spoleto

stampa a colori smarginata, 1589 - 1589

Carte geografiche: Marca di Ancona; Ducato di Spoleto. Animali: picchi. Oggetti: cartiglio

  • OGGETTO stampa a colori smarginata
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Kremer Gerard Detto Mercatore (1512/ 1594): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cartoteca Storica delle Marche
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Lucia
  • INDIRIZZO via Marcellini, Serra San Quirico (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE ` Il contributo di Mercatore alla rappresentazione del territorio italiano è stato poco valorizzato dagli studi storico-cartografici nazionali, che sono soliti ricordare il miglioramento della rappresentazione della peniso la riscontrabile sull'Italia di Giovanni Antonio Magini (1620). Tuttavia, già dal 1589, Mercatore aveva notevolmente corretto l'assetto geodetico di questa parte del territorio italiano, che nelle precedenti elaborazioni a ppariva eccessivamente lineare lungo la costa adriatica.La carta di Mercat ore, infatti, la Marchia Anconitana cum Spoletano Ducatu fa piegare il lit orale in direzione sud-est, dopo il gomito di Ancona, e riduce l'eccessivo orientamento est-ovest dello stivale.Nel 1541 Mercatore ha pubblicato la sua carta dell'Europa e, nel 1569, era stata pubblicata la sua carta del m ondo in ventiquattro fogli, nella quale veniva sperimentata la prima proie zione cilindrica a latitudini crescenti, che teneva cioè in considerazione la sfericità terrestre, probabilmente sulla base dell'esperienza condotta nella fabbricazione dei globi, come risposta cioè alla necessità di diseg nare con esattezza i rombi a stampa che, congiungendosi fra loro, venivano incollati sulle sfere di cartapesta.Piuttosto che ricercare corografie de i luoghi attraverso corrispondenti scientifici, per poi assemblarle a tavo lino, come aveva fatto Ortelio, Mercatore si propose infatti di reperire u n sistema, empiricamente adattato alle esigenze dei lettori delle carte (a d usum navigantium è scritto sulla sua carta del mondo del 1569), capace d i dare dei territori una rappresentazione più attendibile.La carta della M arca anconitana è peraltro debitrice degli altri documenti quanto a elemen ti geografici e non brilla per attendibilità toponomastica (Scorolo per Si rolo, Giesi per Jesi); l'orografia è limitata alla catena appenninica e a mucchi di talpa; la didascalia compare in un elegante cartiglio ove è rapp resentato l'uccello simbolo dei Piceni: il picchio (la scala di 20 miliari a italica communia misura 50 mm). Caratteristico l'uso di Mercatore di inc idere i nomi delle località in minuscolo, stile che fece poi scuola (Merca tore era infatti anche un esperto di calligrafia ed aveva pubblicato un ma nuale su questo argomento). La carta è incorniciata da una elegantissima r iquadratura, con la firma dell'autore in basso: Per Gerardum Mercatorem cu m Privilegio. Da questa carta partirà il Magini.La carta ebbe una lunga vi ta editoriale insieme all'atlante mercatoriano. Fu infatti ristampata nel 1606 sull'Atlas di Mercatore riedito ad Amsterdam da Jodocus Hondius e Cor nelis Claesz., che avevano acquistato parte delle matrici dagli eredi, ris tampato nel 1607-08, nella traduzione francese del 1609 (Amsterdam), nell' edizione in latino dell'Atlas del solo Jodocus Hondius, stampata ad Amster dam nel 1611-12, nella sua ristampa per iniziativa di Jodocus Hondius Jr d el 1613-19 (Amsterdam), nell'edizione francese dello stesso Jodocus Hondiu s Jr, del 1613-16, poi ristampata nel 1619 (ma con il frontespizio in lati no), nell'edizione stampata a Amsterdam nel 1623 da Henricus Hondius, nell 'edizione in francese edita dallo stesso Henricus Hondius nel 1628, in que lla del 1630 di Henricus Hondius, nella versione in due volumi in francese stampata nel 1633 dallo stesso. Una rozza copia della carta mercator iana compare in diverse edizioni tascabili dell'atlante, tra le quali l'At las Minor edito dal 1607 ad Arnheim da Jodocus Hondius e Cornelis Claesz., poi ristampato ad Amsterdam tra 1628 e 1651 da Henricus Hondius e Johanne s Jansson. In queste edizioni la carta compare con piccole varianti del ca rtiglio; la Marcha (sic) Anconitana cum Spoletano Ducatu compare infatti s ull'Atlas Minor di Mercatore edito da Iodocus Hondius e Johannes Janssoniu s ad Arnheim nel 1607 (riedizioni 1608 in francese; 1609 in tedesco, 1610 in latino, 1613 in francese, 1614 in francese, 1620 in latino, 1621 in lat ino), poi riedito ad Amsterdam nel 1628 (latino), 1630 (francese e olandes e). La carta è per lo più la stessa ma in alcune edizioni il piccolo carti glio che contiene il titolo presenta delle differenze. Da notare l'uso del la parola Marcha al posto di Marchia. L'edizione 1630 dell'Atlas di Mercat ore in forma tascabile (Amsterdam, Johannes Cloppenburg), contiene la Marc hia Anconitana cum Spoletano D(ucatu) Petrus Kaerius coelavit (cioè con la D puntata), che torna nell'edizione 1632, in latino, e nell'edizione Amst erdam, 1676, in olandese, edita da J. Janssonnius van Waesbergen (dove com pare per la prima volta l'Urbini Ducatus). Ma in quella in olandese, Amste rdam, 1631, c'è di nuovo la versione Marchia Anconitana cum Spoletano Duca tu (senza abbreviazione della parola Ducatu) che è anche nelle edizioni de ll'Atlas Minor, Amsterdam, 1634 (in latino); 1636 (in latino); 1648 (in ol andese); 1673 (in latino). '% continua
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100141489
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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