San Pietro resuscita Tabita
dipinto,
1633 - 1635
Loves Matteo (1600 Ca./ Post 1662)
1600 ca./ post 1662
Personaggi: San Pietro; Tabita. Figure: uomini; donne; un ragazzo. Architetture
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Loves Matteo (1600 Ca./ Post 1662)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Pietro in Valle
- INDIRIZZO via Nolfi, s.n, Fano (PU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al termine di una lunga serie di citazioni dedicate alla tela, a partire dal manoscritto del Ligi (G. Ligi, Congregazione dell'Oratorio di Fano, Ms. 76, Fano, Biblioteca Federiciana, 1710), ma tutte errate riguardo al nome del pittore, con varianti che vanno da Giovanni Loves a Loven a Loweck fino a Liss, Denis Mahon rimise ordine nella questione (1950) battezzando con il nome di Matteo Loves l'autore del dipinto in esame. Nell'opera si evidenziano debiti guercineschi (Loves lavorò nella bottega del Guercino), nel robusto chiaroscuro e nel panneggiare metallico, motivi di derivazione nordica e strette analogie con la produzione di un artista marchigiano Giovan Francesco Guerrieri, conosciuto probabilmente a Roma e ritovato poi a Fano. La trasferta fanese può essere collocata fra il 1633, quando il pittore tornò a Cento da Modena, e il 1634, quando si trasferì di nuovo nella città estense per rimanervi fino al 1635. Un particolare curioso è costituito dal personaggio barbuto dietro a San Pietro, in cui si è voluto riconoscere un autoritratto del pittore
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100117659
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0