altare - bottega italiana (fine sec. XVIII)
La predella dell'altare è in legno sagomato e tinto a noce; la parte avanzata, lo zoccolo, i gradini per i fiori e i candelieri in legno marmorizzato. Due plinti con specchio marmorizzato e fiore centrale sorreggono un ornato di volute e foglie d'acanto e due eleganti colonne con fusto scanalato e capitello corinzio che riprendono alla base il motivo di quest'ultima. Al di sotto della cimasa una fascia marmorizzata con due stelle ai lati e una decorazione a dentelli. Dal gradino che sorregge i candelieri e i fiori si sviluppa la doppia cornice dorata che racchiude la pala d'altare; agli angoli superiori due putti alati. Il timpano interrotto e con due vasi funerari con torce, ha nel mezzo una piccola tela contenuta in una cornice con due eleganti volute e festoni di fiori ai lati. Al sommo un piccolo timpano mosso da volute e una conchiglia
- OGGETTO altare
- AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
- LOCALIZZAZIONE Lapedona (AP)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un inventario della Chiesa del 1728 si apprende che l'altare della Madonna del Carmine era il primo a sinistra, quello che oggi è dedicato a San Giuseppe, e nel timpano vi era la tela raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino che poi è stata spostata. L'attuale altare della Madonna del Carmine era dedicato alla Madonna di Loreto e in origine vi era posta la tela raffigurante la Vergine fatta fare nel 1545 che poi fu sostituita nel XVII secolo da quella avente per soggetto la Madonna di Loreto, S. Biagio e S. Francesco di Assisi. Nel timpano si trovava il dipinto di San Filippo Neri che oggi è posto sul timpano del primo altare a destra dedicato a S. Antonio Abate. Il beneficio della Cappella è della Confraternita del Carmine che fu eretta il 10 dicembre 1618 con Bolla spedita nel Tribunale Arcivescovile di Fermo al tempo dell'Arcivescovo Alessandro Strozzi e la medesima Confraternita fu aggregata al Convento del monte Carmelo di Roma con Bolla spedita dal Priore Generale degli Ordini Carmelitani Fra Gregorio Canali il 17 marzo 1626 e fu confermata da mons. Battista Rinuccini Arcivescovo di Fermo il 28 marzo 1626. La suddetta Compagnia ha i suoi Capitoli e Costituzioni fatte l'anno 1688 sottoscritte e confermate da mons. Barattani Vicario Generale di Fermo il 24 dicembre 1688. Ma nel 1798 per comando del Governo Repubblicano la Compagnia fu sospesa ai primi luglio e, a mala pena, in seguito, potè addossarsi le spese di manutenzione dell'altare e delle funzioni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100034403
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0