archibugio - da caccia - bottega umbra (metà sec. XVIII)

archibugio da caccia, 1740 - 1760

Canna a due ordini, poligonale e tonda, con cornice di raccordo, sulla faccia superiore il nome del fabbricante, e traguardo a sella su piastra in ottone ornato e mira con base. E' fermata con vite alla codetta e fascia sagomata in bronzo inciso alla fine del sottocanna. batteria a pietra alla romana, con cartella a bordi scantonati coda a lingua di carpio con mascherone tipico sbalzato. Briglia piccola con cane a balaustro e ganasce sagomate aggettanti, la superiore sagomata e terminata a sprone ha asta di guida che scorre in apposita asola ed è fermata da vite con testa ad anello. Mollone con bordo modanato all'accoppiamento e terminato ad artiglio. Bacinetto con piccola cornice frontale e mantovana. Copribacinetto con martellina, adorna di mascherone al dorso. All'interno è inciso il nome della località di produzione. Mezza cassa in legno fornita in bronzo, sagomato messo a giorno ed inciso; calcio alla toscana, con sottocalcio nervato e percorso da profondo sguscio, impugnatura piena, sopra la noce un gran motivo decorativo vegetale messo a giorno e inciso

  • OGGETTO archibugio da caccia
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    LEGNO DI NOCE
    ferro acciaiato
  • MISURE Altezza: 161
  • AMBITO CULTURALE Bottega Umbra
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo ducale
  • INDIRIZZO Piazza Rinascimento, 13, Urbino (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' un arma della produzione cosidetta tosco-emiliana, per la fascia che interessa, con le sue caratteristiche confrontabili e rinnovantisi, l'Appennino tosco-emiliano fino al mare; Celalba è un piccolo centro tra Perugia e Assisi; troviamo il nome di questo luogo scritto all'interno della cartella, su batterie quasi sempre alla romana; ma attualmente non ne è individuato il fabbricante. Il nome Cominazzo ci riporta alla riporta alla più famosa dinastia di fabbricanti di canne bresciani, che per quasi tre secoli ha diffuso nel mondo il nome dell'archibugieria italiana. Molti componenti di questa famiglia hanno firmato le canne in questo modo; nel nostro caso dovrebbe trattarsi di lazzarino V, attivo dalla prima metà del sec. XVIII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100004891
  • NUMERO D'INVENTARIO 300
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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