altare, elemento d'insieme - bottega umbra (secondo quarto XVII)

altare,

Altare laterale con mostra riccamente intagliata e dorata. Il prospetto architettonico è scandito da semicolonne ritorte, impostate su elementi cilindrici ornati da protome angelica racchiusa tra motivi vegetali. Sui capitelli corinzieggianti insiste la trabeazione dalle cui estremità pendono festoni di foglie e frutti. Il fregio è adornato da testina cherubica alata inserita tra rami di giglio e da protomi con copricapo drappeggiato. La sommità è coronata da un frontone spezzato, includente una cimasa affiancata da due figure alate e conclusa da un timpano semicircolare dall'interno del quale aggetta la colomba dello Spirito Santo. Croce apicale gigliata

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco (ex)
  • INDIRIZZO Via Frà Giordano, 221, Giano Dell'umbria (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, nell'andamento a serpentina delle semicolonne e nel ricco apparato decorativo, denota una fattura secentesca. E' da notare che sono presenti elementi in comune con la macchina lignea dell'altare maggiore, come i motivi dipinti a onde e ovoli che ornano i frontoni e i fregi vegetali che in entrambi gli altari occupano le specchiature sulla base delle colonne. Dal punto di vista strutturale è identica la forma dei timpani spezzati che sormontano sia l'altare in oggetto che le mostre di porta inglobate dalla macchina d'altare del presbiterio. Infine, analogo è il contrasto tra il colore scuro del legno e le parti dorate. Tali considerazioni inducono a ipotizzare che i manufatti siano opera di una stessa bottega. La data 1647 presente sulla mostra dell'altare maggiore spinge ad ipotizzare per l'altare laterale una data entro il secondo quarto del XVII secolo. L'iscrizione alla base della mostra, che si riferisce al miracolo dei pesci di Sant'Antonio da Padova rappresentato nella pala dell'altare successivo, induce a credere che vi sia stato uno scambio di posizione tra i due altari contigui. Tale ipotesi è avvalorata dalla cartella in stucco, posta al centro dell'arcone della nicchia che ospita il manufatto in esame, che reca un'iscrizione di titolazione a San Carlo Borromeo, raffigurato nella pala d'altare, a dimostrazione che in quel rincasso della parete era previsto ab origine l'altare dedicato a San Carlo Borromeo e non quello di Sant'Antonio da Padova
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000220235
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ISCRIZIONI cimasa - INTER COELITES/ TV PRINCEPS/ MIRACVLIS/ DITISSIMVS -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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