pianeta, elemento d'insieme - manifattura italiana (ultimo quarto XVII)

pianeta, 1676 - 1700

Fondo gros de Tours, disegno per effetto di una trama liseré. Due composizioni floreali costituite da un grande fiore centrale innalzato su uno rigido stelo, accompagnato nella prima soluzione da fiori tipo peonie e nella seconda da una coppia di narcisi, si dispongono in serie verticali sfalsate con impostazione a candelabra. I galloni a telaio recano rispettivamente un motivo a grosse baccellature e una cornice a zig-zag delimitata da triangolini entro la quale si dispongono foglie affrontate a S (cm 1.2 e cm 3.2). Il disegno è descritto da un ordito di pelo in seta bianca. Fodera in tela di lino azzurra

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA seta/ gros de Tours/ liseré
    seta/ tessitura a telaio
  • MISURE Altezza: 97.5 cm
    Larghezza: 67 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Spoleto (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo schema compositivo con disposizione del soggetto floreale in serie verticali e sfalsate, con impostazione a candelabra, sviluppa un modello piuttosto classico e allineato alla tradizione rinascimentale. Questo schema viene riproposto, rielaborato e sviluppato dalle manifatture tessili durante tutto il XVII secolo. Il tessuto in esame, per confronti con modelli similari, sembra potersi riferire all'ultimo quarto del XVII secolo: agli anni 1660-1670 sono ascrivibili infatti numerosi tessuti che, allo stesso modo, ripropongono come motivo vegetale dominante una composizione a mazzo ripetuta in teorie parallele e sfalsate. Vi compaiono come nel nostro caso specie floreali particolarmente amate dalla decorazione tessile secentesca come il tulipano, l'iris, il narciso e la peonia. In sintonia con questa produzione si può notare come i soggetti vegetali rappresentati nel paramento siano caratterizzati da una maggior sensibilità naturalistica che porta alla ricerca di una resa meno rigida e più aderente al vero. Tuttavia l'equilibrio che caratterizza la composizione nel suo insieme sembra da mettere in relazione con la tendenza generale del gusto, verso la fine del Seicento, per linee moderate nei volumi che conferiscono alla figura una immagine più sobria (cfr. Devoti, Cuoghi Costantini 1993; Cuoghi Costantini, Silvestri 2005). Il gallone che forma lo scollo, la croce e la colonna presenta un disegno riferibile al XVIII secolo, poiché il manipolo è guarnito da bordure diverse e coeve è plausibile ipotizzare che i galloni della pianeta siano stati sostituiti (cfr. Schoenholzer Nichols, Silvestri 2002)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000219763-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 001_59_F01-2018/06/07-ID645
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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