calice, opera isolata di Spagna Paolo (ultimo quarto sec. XVIII)
calice
post 1777 - ante 1779
Spagna Paolo (1736/ 1788)
1736/ 1788
Calice con piede mistilineo delimitato da un orlo modanato, scandito da lesene definite da volute, foglie d'acanto e piccole conchiglie; negli spazi tra una lesena e l'altra sono presenti cartelle sagomate fra tralci di vite e spighe di grano, contenenti alcuni simboli della Passione di Gesù Cristo (corona di spine, lancia e spugna, croce). Analoghi motivi si riscontrano sul nodo piriforme a sezione saogmata, con facce decorate dalla Veronica, dalla tunica e dalla colonna; nel sottocoppa a margine libero ritornano i simboli eucaristici e le cartelle con altri simboli della Passione (scala, martello e tenaglia, dadi), alternate a cartelle di minori dimensioni da cui ricadono festoni di foglie
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura/ incisione
argento/ battitura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Spagna Paolo (1736/ 1788)
- LOCALIZZAZIONE Spoleto (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice, in precedenza assegnato a Pietro Spagna (Cordella 1995, pp. 195, 197, fig. 293), è in realtà opera di Paolo Spagna, capostipite di una famiglia di argentieri molto attiva a Roma fino agli anni '70 del XIX secolo. Il punzone dell'argentiere (n. 984 del repertorio Bulgari Calissoni, vol. Roma) fu impiegato dallo Spagna dal 1772, anno di ottenimento della patente, fino alla morte, avvenuta il 30 dicembre 1788; il bollo camerale sembra invece identificabile nel n. 135 dello stesso repertorio, in uso nel biennio 1777-1779 (Bulgari Calissoni 1987, pp. 46-47, 400)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000219017
- NUMERO D'INVENTARIO 022_01-2018/10/09
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0