monumento ai caduti - ad obelisco, opera isolata - ambito Italia centrale (primo quarto sec. XX)

monumento ai caduti ad obelisco 1923 - 1923

Il monumento è costituito da un obelisco poggiato su un basamento con scalini di marmo; alla base dell’obelisco abbiamo un bassorilevo di bronzo raffigurante delle ghirlande, che ritroviamo su tutti e quattro i lati. Al centro troviamo una lastra con inscrizioni in bronzo ricordanti i Caduti del paese. Sopra vi è uno stemma di bronzo, in cima all’obelisco si trova una stella anch’essa in bronzo

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ cesellatura
    marmo di Carrara/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Corso Mazzini
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti di Costacciaro, elegante per la sua essenzialità, è costituito da un obelisco, a larga base, poggiante su tre gradini. Completato attorno al 1923, esso era stato realizzato in pregiato marmo di Carrara, e coronato dalla cosiddetta "Stella d'Italia". La memoria funebre, ingentilita da simboliche ornamentazioni bronzee (spada, corone d'alloro), non reca, però, i nomi dei caduti che, secondo le intenzioni di coloro che ne vollero l'erezione, avrebbero dovuto essere incisi "con adornamenti di bronzo". Poco, finora, si sapeva sulle circostanze che condussero al suo innalzamento. Un importante documento però, che è stato recentemente scoperto, da parte dell'autorevole studioso eugubino Fabrizio Cece, durante alcune ricerche, condotte nell'archivio vescovile di Gubbio, getta luce sulla storia del manufatto commemorativo. Si tratta di due lettere, inviate dall'allora sindaco Ronconi a nome del comitato esecutivo, formatosi proprio in vista dell'erezione del monumento ai 61 caduti di Costacciaro nella Grande Guerra 1915﷓1918. Il sindaco, a nome dello stesso comitato, inviava così una prima lettera, datata 19 luglio 1923, all'allora vescovo di Gubbio, monsignor Pio Leonardo Navarra, scrivendo che "mancano tuttora al Comitato esecutivo £ 5000 pel pagamento del Monumento, oltre alle spese necessarie all'innalzamento ed inaugurazione, alle cui mancanze si intende provvedere con nuove collette e con una grande lotteria, che verrà estratta il 2 settembre prossimo, Festa del Protettore Beato Tommaso". A questo punto, il sindaco rivolge un'accorata preghiera al vescovo "perché voglia onorare di un suo dono la lotteria medesima". Con una seconda lettera, inviata il 27 agosto 1923, lo stesso sindaco ringrazia il vescovo diocesano per "la gentile offerta che la Signoria Vostra Eccellentissima si è degnata tributare ad incremento dei fondi pel monumento ai caduti nella guerra Italo Austriaca. Il suo nome - prosegue il primo cittadino - viene registrato nell'albo dei contribuenti a quest'opera di doverosa riconoscenza e gratitudine, e resterà a perenne ricordo di questi cittadini della Sua liberalità". (Euro Puletti, da Corriere dell'Umbria). Nota del revisore [2016] Presso l'Archivio Storico del Comune di Costacciaro sono presenti numerosi documenti (13 delibere del consiglio e 6 delibere podestarili) testimonianti la complicata vicenda costruttiva del monumento: con le delibere consiliari del 19 febbraio e del 3 marzo 1920 si inizia a discutere della necessità di costruire un monumento, di cui si occuperà un apposito comitato; il 5 luglio 1923 si delibera la sistemazione della piazzetta dove esso dovrà sorgere; si prosegue con una lunga discussione sul luogo di collocazione. Il 28 luglio 1923 viene presentato il progetto per la sistemazione della piazzetta e per la costruzione della strada fino al bivio con la Flaminia, verso San Rocco; in tale data il monumento risulta già costruito. Dopo lunghe discussioni sul luogo dove posizionare l'opera, prevale la scelta di piazza San Donato rispetto a quella di piazza del mercato; con deliberazione n. 20 del 25 maggio 1924 si approva il progetto di sistemazione della piazzetta di San Donato per L. 13.400. Il 17 agosto 1924 si discute sul testo del'iscrizione che dovrà essere incisa sul monumento. Infine il 20 settembre 1925 si approva il conto finale di L. 19.566, molto superiore alle L. 13.400 stabilite nella delibera del 25 maggio 1924; i lavori furono eseguiti dall'imprenditore edile costacciarolo Policarpo Tommasoni. Con deliberazione n. 56 del 22 novembre 1926 si decide di dotare il monumento di una ringhiera a sua protezione, progettata dall'ingegnere eugubino Mario Bianchini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000196171
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI base - COSTACCIARO/ AI CADUTI PER LA PATRIA - maiuscolo - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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