figura di soldato: fante

monumento ai caduti a lapide, 1922 - 1922
Godioli Gino (città Di Castello, Sec. Xx)
Città di Castello, sec. XX

Monumento a lapide, di sagoma quadrata, con angoli potenziati per il taglio in obliquo della lastra in corrispondenza delle zone centrali dei lati. In ogni angolo è una borchia piramidale. Al centro è lo scudo in ferro battuto, con una tesa decorata da rami di olivo che convergono, senza incontrarsi verso il basso e verso l'alto; in questa posizione emerge un motivo a corda annodata. L'interno della tesa è contornato da semisfere a sbalzo, il tutto a circondare il profilo della testa del soldato, con elmetto da fante. All'esterno dello scudo rami di olivo e quercia, ad altorilievo, si intrecciano al centro e legano due gladi disposti in verticale; il manico di quello di destra è arricchito da una testa di aquila. Al centro, in basso, pendono dal nastro la buffetteria del soldato: lampada ad acetilene; due giberne a doppia tasca, da una delle quali emerge la riproduzione di una bomba a mano. In basso a destra la firma; una traccia di firma a sgraffio sembra individuabile sotto la testa del soldato, in corsivo

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    MARMO NERO
  • ATTRIBUZIONI Godioli Gino (città Di Castello, Sec. Xx)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Cassa d Risparmio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia certa dello scudo appare nei Verbali del Consiglio d'Amministrazione dal 3 Agosto 1926 al 11 Maggio 1928 (archivio della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, volume 31, p. 175): alla fine del paragrafo delle deliberazioni, alla data del 23 agosto 1926, si afferma che riprendendo "la pratica per l'acquisto dello scudo in ferro battito dell'Operaio Godioli Gino, il Consiglio dà incarico al Vice Presidente di trattare sulla base di £. 2500". Alla data del 26 ottobre 1927 il monumento risulta già in loco nella pubblicazione "Settantadue anni di vita della Cassa di Risparmi di Città di Castello in occasione dell'apertura degli uffici nel salone terreno". A pagina 15, infatti, una foto mostra, esplicitandola in didascalia, l'immagine del monumento che occupa oggi la stessa posizione di allora. E' da ritenere che l'epoca di esecuzione dello scudo sia da riferire a diversi anni prima, probabilmente al 1922. In quell'anno infatti si tenne la Mostra retrospettiva dell'arte del ferro battuto in Città di Castello che "intese recuperare una tradizione artigianale che aveva avuto importanti artefici localmente, per stimolare la crescita artistica dei fabbri e nel contempo estendere il mercato per i loro manufatti. Oltre a esibire i pezzi più pregiati del passato, la Mostra raccolse nelle sale di Sant’Antonio le opere, per lo più realizzate per l'occasione, dei fabbri in attività, dei giovani apprendisti e degli allievi della Scuola Operaia" (Tacchini, Alvaro, www.storiatifernate.it vedi le sezioni relative al ferro battuto e all'artigianato tifernate). Enrico Giovagnoli, organizzatore dell'esposizione, in un passo riportato dallo stesso Tacchini, cita, tra le opere degli artigiani contemporanei esposte alla mostra "lo scudo sbalzato di Gino Godioli, opera paziente, frutto di lungo studio e di tenace amore". Non viene data alcuna indicazione sul soggetto ma è senz'altro da riconoscere in questo scudo quello che qualche anno dopo verrà fatto oggetto di trattative per l'acquisto da parte della banca cittadina, già impegnata sul fronte commemorativo della Grande Guerra, con altre imprese. Tacchini, in "La Cassa di Risparmio di Città di Castello nei suoi 150 anni (Petruzzi Editore, 2005, p. 85) illustra la foto dello scalone con il monumento a lapide indicandolo come opera del 1922. Lo scudo sembra riprendere una tipologia di oggetti commissionati dal Comune a Giuseppe Chialli con figure ritratte di profilo, aggiornata nello stile e nei contenuti alla celebrazione eroica del soldato caduto. Il supporto in marmo dovrebbe risalire invece ad un periodo successivo alla data del 23 agosto 1926
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000196098
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ISCRIZIONI supporto/ in alto/ al centro - AL FANTE VITTORIOSO/ MCMXV-MCMXVIII - Godioli Gino - capitale - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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