Testa di diacono
scultura,
Arnolfo Di Cambio (bottega)
1245 ca./ ante 1310
Testa di giovane diacono con grande tonsura. Nella parte sottostante la n uca è visibile una decorazione con motivi lineari e romboidali, probabilme nte appartenenti al bordo della tunica
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
PIETRA CALCAREA
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ATTRIBUZIONI
Arnolfo Di Cambio (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Perugia (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La testa, registrata dal Cernicchi (1911, p.32) nella sala dei rinfreschi del Duomo semplicemente come "graziosa tetsa di un San Lorenzino", fa part e della collezione del canonico Luigi Rotelli (secoda metà del sec. XIX). La scultura venne pubblicata per la prima volta da E.Berti-Toesca (1960) con riferimento ad Arnolfo di Cambio, come proveniente da un altare della primitiva Cattedrale o da un monumento poi distrutto, in quanto in stretta relazione con gli accoliti della Tomba De Bray a Orvieto. L'attribuzione venne ripresa da A.M. Romanini(1969), che ribadiva le strette affinità st ilistiche con il monumento De Bray, e da V.Martinelli (1971), secondo il q uale l'opera, insieme al diacono reggicortina già nella collezione Lackoro wski di Vienna, proviene da una antica tomba di Papa Urbano IV, morto a Pe rugia nel 1264 e poi dispersa. Il frammento, se così fosse, avvalorerebbe l'ipotesi di un soggiorno di Arnolfo prima del 1277. Il riferimento ad Ar nolfo venne però respinto dalla Garzelli (1968), che la considra "una dell e più garbate trascrizioni dello stile del maestro per la diversità delle opere perugine più certe", e successivamente dalla stessa A.M.Romanini (1 983), che la ritiene opera di un nobile aiuto di Arnolfo di ambito romano, e infine da G.Cuccini (1989), che lo riferisce anche egli alla bottega. Secondo lo studioso, non è accettabile l'ipotesi del Martinelli circa la t omba di Papa Urbano VIII, perchè secondo un attento spoglio dei documenti Arnolfo sarebbe stato a Perugia non prima del 1277. Inoltre, anche stilis ticamente, la scultura rivela una mano "incerta e mai autonoma" che "stemp era in soluzioni di pur piacevole effetto pittorico le palesi suggestioni arnolfiane". Infine il Cuccini ritiene che la scultura non raffigura un S an Lorenzo ma piuttosto un accolito per le generiche caratterizzazioni del volto
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000092825
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
Tassini
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0