fontana a muro, post 1563 - ante 1583

vasca semicircolare a pavimento, cinta da laterizi/ nicchia centinata rive stita sull'esterno da pietra spugnose

  • OGGETTO fontana a muro
  • MATERIA E TECNICA LATERIZIO
    PIETRA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fontana di genere rustico che si rifà alla tradizione manierista del ricor so scenografico alla finzione di grotte ed antri rupestri, all'inganno e a ll'artificio come momento d'incontro tra arte e natura. La loggia che l'ac coglie si apre su un terrazzamento realizzato, ad una quota inferiore, in corrispondenza dell'annesso a pianta centrale sul lato NO della Villa oggi individuato come "Limonaia". Questo edificio compare già nella lunetta di pinta all'interno della Villa, che fornisce la più antica raffigurazione d ella tenuta corgnesca del Colle e della sua residenza cinquecentesca. Pros piciente all'area del parco originariamente occupata dal primitivo parterr e all'italiana, questa dipendenza di NO fu dapprima utilizzata come casino di caccia, quindi trasformata in foresteria nel corso delle sistemazioni effettuate nella seconda metà del '700, per passare successivamente a dive rse destinazioni (cfr. Maovaz - Ranfa - Romano, 1998, p.7) Anche per l'ideazione originaria degli apparati a servizio della Villa si deve far riferimento alle modalità progettuali di Galeazzo Alessi (1512-15 72), l'architetto perugino che fu il referente privilegiato delle imprese architettoniche dei Della Corgna (v. scheda n. 00076317/ 1999): tra i cara tteri tipici dei progetti alessiani - esemplificati con grande successo ne lla produzione ligure dell'artista - rientra l'attenzione per i servizi, o rganizzati nel piano seminterrato dell'edificio residenziale o dislocati n egli annessi, che contribuì al gradimento e alla diffusione della tipologi a del "palazzo in villa" elaborata dall'Alessi coniugando elementi linguis tici della tradizione romana sangalliana con la nuova esperienza palladian a (V. Bagatti Valsecchi - Langè, 1982, pp. 381-388). Riguardo, poi, alle vicende storiche di questa importante proprietà, ricor diamo che è nel corso del XVIII secolo che il parco, originariamente limit ato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Villa, subisce notevoli t rasformazioni in base ad un articolato progetto aggiornato al nuovo stile francese che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'i mpianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Riguardo a tale progett o ci sono pervenuti 12 disegni - acquisiti dalla Soprintendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di Maovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ranfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giar dino storico e del parco di "Villa del Colle del Cardinale", 1998, pp.11 s s.) - a firma "Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni". Evidentemente ispi rati, con puntuali corrispondenze, al trattato settecentesco "La theorie e t la pratique du Jardinage" di Antoine Joseph Dezallier D'Argenville, essi forniscono indicazioni utili a ricostruire i principali interventi effett uati tra il 1729 - anno cui risale la già menzionata mappa catastale Chies a dove tali interventi non risultano ancora realizzati, mentre ben evidenz iato è il parterre cinquecentesco a NE - ed il 1795 cui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della realizzazione del giardino pensile con ninf eo sul lato S-SO della Villa, del Giardino d'Inverno su quello S-SE ad una quota superiore e dell'allestimento della maestosa emiciclica "Piazza gra nde" inserita, con fine scenografico e prospettico, altermine del viale d' accesso, oltre al rinnovamento delle zone già esistenti secondo il nuovo g usto. Dunque, a partire da questa fase, si procede ad una ridefinizione dell'are a circostante la Villa e compresa entro il quadrilatero indivuaduato ai ve rtici dai 4 annessi principali ed originari, pianificata secondo schemi ar ticolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle vari e esigenze, a partire da quella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edificio e del giardino, a quella funzionale di rend ere fruibile il parco nelle diverse stagioni e di fornire apparati specifi ci per le varie attività ludiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle nuove istanze romantiche si diff onde gradualmente anche in Italia la nuova moda del giardino all'inglese c he solleciterà, anche riguardo alla Villa, profonde modificazioni orientat e nel senso di una riscoperta del "naturale" sul modello del parco natural istico. In realtà, il giardino romantico privilegerà il "finto naturale" c he contrappone agli artifici del parco barocco e settecentesco la finzione di un paesaggio ricreato, dotato cioè di elementi fortemente simbolici e di spunti quanto più suggestivi e pittoreschi (cfr. Vita in villa nel Sene se, 2000, pp.217 ss.). Continua in OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000078740
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1563 - ante 1583

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE