bussola d'ingresso, elemento d'insieme - bottega Italia centrale (fine/inizio secc. XVIII/ XIX)

bussola d'ingresso post 1790 - ante 1810

Due ante fisse comprese tra due sottili colonnine doriche ordine superiore scandito i tre parti da tre colonnine e dotato di due sportelli chiusi da rete metallica cimasa rettilinea aggettante e modanata

  • OGGETTO bussola d'ingresso
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ornato di dipinti nelle pareti laterali e nella calotta è il piccolo edifi cio a pianta poligonale annesso alla Villa, sul suo lato O-SO. Una serie d i finte statue raffiguranti Ercole, Diana, Minerva e Meleagro, personaggi mitologici che qui simboleggiano le virtù complementari della forza morale , della castità, della sapienza e dell'audacia, ornano le pareti. La cupol a ribassata è invece decorata dal gruppo di Cupido in volo insieme a 2 put ti dispensatori di fiori: la composizione allude alle gioie che l'amore ri serva e che completano quelle derivanti dalla conoscienza. Su unghie e pen nacchi della cupola, completano la decorazione grottesche e candelabre. E' documentato che gli Oddi utilizzarono l'edificio come sala di studio e bi blioteca, e così è ricordata anche dall'Ansidei, nel suo poema celebrativo dedicato alla Villa del Colle nel 1835 (cfr.Maovaz-Ranfa- Romano, 1998, p .8ss.). In seguito a tale utilizzo, l'ambiente venne certamente allestito secondo l'esigenza, ma degli arredi lignei non resta che la bussola in ogg etto, a protezione dell'ingresso: di eleganti linee già neoclassiche, è do tata nella cimasa di una scaffalatura chiusa da sportelli,complementare e probabilmente conforme alle librerie originariamente presenti. Così pure, di gusto neoclassico sono le decorazioni pittoriche che ornano la sala, at tribuite a Marcello Leopardi (1750 ca-1796), pittore marchigiano ma di for mazione romana, attivo a Perugia a partire dagli anni '80 del XVIII secolo e impegnato in importanti commissioni nel duomo, in varie chiese, oratori e palazzi nobiliari della città (v. Cristoferi F., 1978, pp.175-186); olt re che a Foligno, dove gli affreschi di palazzo Lezi-Marchetti sono consid erati il suo capolavoro (cfr.Pittura Italia Settecento, 1989, p.339). Il l eopardi fu un decoratore già decisamente neoclassico, e determinanti furon o per la sua aggirnata preparazione i contatti e le continue frequentazion i con l'ambiente romano: prima l'alunnato presso Tommaso Conca, poi l'espe rienza dell'Accademia dei Pensieri con Felice Giani, esperienza orientata verso un neoclassicismo autoctono sensibile agli stimoli della grande pitt ura italiana del XVI e XVII secolo. Nel Leopardi questa esperienza approde rà ad un classicismo neo-carraccesco aggiornato sugli insegnamenti del Men gs e sulle scoperte archeologiche di Ercolano, in grado di offrire soluzio ni decorative originali in linea con il gusto e con le produzioni più alla moda della capitale. Riguardo alle vicende storiche che interessano la Villa, i suoi giardini e le dipendenze, ricordiamo che è nel corso del XVIII secolo che il parco, originariamente limitato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Vill a, subisce notevoli trasformazioni in base ad un articolato progetto aggio rnato al nuovo stile francese che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'impianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Ri guardo a tale progetto ci sono pervenuti 12 disegni - acquisiti dalla Sopr intendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di M aovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ranfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giardino storico e del parco di "Villa del Colle del Card inale", 1998, pp.11 ss.) - a firma "Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni ". Evidentemente ispirati, con puntuali corrispondenze, al trattato settec entesco "La theorie et la pratique du Jardinage" di Antoine Joseph Dezalli er D'Argenville, essi forniscono indicazioni utili a ricostruire i princip ali interventi effettuati tra il 1729 - anno cui risale la già menzionata mappa catastale Chiesa dove tali interventi non risultano ancora realizzat i, mentre ben evidenziato è il parterre cinquecentesco a NE - ed il 1795 c ui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della r ealizzazione del giardino pensile con ninfeo sul lato S-SO della Villa, de l Giardino d'Inverno su quello S-SE ad una quota superiore e dell'allestim ento della maestosa emiciclica "Piazza grande" inserita, con fine scenogra fico e prospettico, altermine del viale d'accesso, oltre al rinnovamento d elle zone già esistenti secondo il nuovo gusto. Dunque, a partire da quest a fase, si procede ad una ridefinizione dell'area circostante la Villa e c ompresa entro il quadrilatero indivuaduato ai vertici dai 4 annessi princi pali ed originari, pianificata secondo schemi articolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle varie esigenze, a partire da q uella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edif icio e del giardino, a quella funzionale di rendere fruibile il parco nell e diverse stagioni e di fornire apparati specifici per le varie attività l udiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle nuove istanze romantiche si diff onde gradualmente anche in Italia la nuova moda del giardino...Continua in OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000078734
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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