allegoria della primavera

statua, 1800 - (?) 1849

Figura femminile in piedi con la gamba destra leggermente piegata e sollev ata a incrociare la sinistra trattiene sui fianchi con le mani

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Cardinale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La personificazione della Primavera nelle vesti di prosperosa campagnola c he imbraccia il caratteristico attributo della vanga compare frequentement e tra XV e XVII secolo, ed è perfino preferita, nel XVIII, rispetto alle d ivinità pagane frequentemente destinate ad impersonare in epoca rinascimen tale le stagioni. L'edicola si trova al centro del lato O della recinzione del settecentesco giardino pensile che includeve un ninfeo centrale, poi modificato nella I I metà dell'Ottocento. Essa compare in un disegno firmato da Vincenzo Ciof i - architetto perugino non meglio documentato nel testo di Maovaz, Ranfa e Romano cui si deve la pubblicazione del prospetto -, datato 1801 e corre dato da una didascalia dove l'autore specifica che era destinata ad un fon dale per il viale, non più esistente, accanto al parterre. Questo disegno potrebbe dunque essere stato utilizzato per la realizzazione dell'edicola del ninfeo che ne ricalca sia la struttura che l'articolazione e i partico lari decorativi. Peraltro il suo inserimento nell'ambito della recinzione avviene con una brusca interruzione del ritmo delle scansioni pilastri - g riglie, senza lasciar presumere una specifica originaria previsione proget tuale di tale soluzione. Potrebbe dunque trattarsi di un'aggiunta successi va rispetto alla costruzione del preesistente recinto del giardino pensile , dovuta alla effettiva gradevolezza estetica del progetto elaborato dal C iofi e forse altrove mai realizzato. Va comunque segnalato che, rispetto al disegno, risulta qui realizzata una tipologia figurativa assai arcaicizzante rispetto alla esile ed elegante figura di gusto neoclassico prevista dal Ciofi. La struttura del ninfeo fa la sua comparsa nell'architettura dei giardini del '500 come parte della nuova articolazione dello spazio verde "regolari zzato" dal dominio dell'uomo in un confronto dialettico con la natura. Que sto concetto viene ripreso successivamente e nel giardino barocco e settec entesco la struttura architettonica si arricchisce di nicchie con statue e d altri elementi decorativi, come appunto nel caso del ninfeo della Villa risalente al XVIII secolo, pur se rimaneggiato nel corso del successivo. E ' infatti durante il Settecento che il parco, originariamente limitato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Villa, subisce notevoli trasform azioni in base ad un articolato progetto aggiornato al nuovo stile frances e che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'impianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Di tale progetto ci sono perve nuti 12 disegni - acquisiti dalla Soprintendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di Maovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ra nfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giardino storico e del parco di "Villa del Colle del Cardinale", 1998, pp.11 ss.) - a firma " Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni". Evidentemente ispirati, con puntu ali corrispondenze, al trattato settecentesco "La theorie et la pratique d u Jardinage" di Antoine Joseph Dezallier D'Argenville, essi forniscono ind icazioni utili a ricostruire i principali interventi effettuati tra il 172 9 - anno cui risale la mappa catastale Chiesa dove tali interventi non ris ultano ancora realizzati, mentre ben evidenziato è il parterre cinquecente sco a NE - ed il 1795 cui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della realizzazione del giardino pensile con ninfeo sul la to S-SO della Villa e dell'allestimento della maestosa emiciclica "Piazza grande" inserita, con fine scenografico e prospettico, altermine del viale d'accesso, oltre al rinnovamento delle zone già esistenti secondo il nuov o gusto. Dunque, a partire da questa fase, si procede ad una ridefinizione dell'are a circostante la Villa e compresa entro il quadrilatero indivuaduato ai ve rtici dai 4 annessi principali ed originari, pianificata secondo schemi ar ticolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle vari e esigenze, a partire da quella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edificio e del giardino, a quella funzionale di rend ere fruibile il parco nelle diverse stagioni e di fornire apparati specifi ci per le varie attività ludiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle nuove istanze romantiche si diff onde gradualmente anche in Italia la nuova moda del giardino all'inglese c he solleciterà, anche riguardo alla Villa, profonde modificazioni orientat e nel senso di una riscoperta del "naturale" sul modello del parco natural istico. In realtà, il giardino romantico privilegerà il "finto naturale" c he contrappone agli artifici del parco barocco e settecentesco la finzione di un paesaggio ricreato, dotato cioè di elementi fortemente simbolici e di spunti quanto più suggestivi e pittores
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000078716
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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