Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena

dipinto,

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Domenico; Santa Caterina da Siena. Figure: cherubini; angeli. Attributi: (San Domenico) rosario. Attributi: (Santa Caterina da Siena) rosario

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    legno/ doratura/ modanatura
  • ATTRIBUZIONI Lanfranco Giovanni (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Perugia (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto era un tempo nella cappella degli Apostoli, poi dedicata alla Vergine Maria Regina del Santissimo Rosario oggi dedicata al Beato Benedetto XI. La cappella (la prima a destra dell'altare maggiore) fu dai padri domenicani dopo una lite con i precedenti proprietari, concessa alla signora Cecilia Angeletti, che per ornarla nel 1632 vi spese circa tremila scudi. Fra le opere commesse anche il quadro del Lanfranco posto sull'altare. La proprietaria però probabilmente non lo vide poichè morì nel 1642, lasciando nel testamento il convento domenicano beneficiario di tutti i suoi beni. L'opera è ricordata nella cappella del Rosario dalle più antiche fonti fino alla testimonianza del Guardabassi (1872). Successivamente, in uno spostamento di varie opere, probabilmente per situare definitivamente il monumento di Benedetto XI spostato nel transetto sinistro, la tela fu posta nella presente cappella denominata della Resurrezione (poichè sull'altare vi era la Resurrezione di Cristo di Giuseppe Laudati attualmente nella cappella della Madonna del Voto) ed ancora oggi variamente detta cappella del Rosario. I biografi antichi del Lanfranco non ne fanno specifica menzione, ma dovrebbe rientrare in quella intensa attività "per diverse parti d'Italia" ricordata dal Passeri (1772) al tempo della maggior fortuna romana del pittore, confermato anche dal fatto che la firma è accompagnata dal titolo di "cavaliere" conferitogli da Urbano VIII al tempo dell'esecuzione della pala della Navicella in San Pietro (1629-30). Lo nominano le guide locali, e al momento della ricostruzione del vastissimo panorama della pittura del Seicento a Roma viene incluso negli elenchi delle opere del Lanfranco da Voss e da Della Pergola. Nel dipinto di San Domenico si può cogliere a pieno l'esito finale dell'innovativa pittura lanfranchiana: la rottura delle norme dell'antico comporre, lo sbattimento delle luci, la retorica dei gesti, già presenti in opere del secondo decennio, raggiungono nella piena maturità, anche grazie alla veloce pratica strumentale, una evidenza emozionale ed una carica espressiva che fanno del Lanfranco il più "romantico" dei pittori allevati dal classicismo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000076433
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • ISCRIZIONI angolo inferiore sinistro - [EQUE]S JO[ANN]ES LANFRANCUS - Lanfranco Giovanni -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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