Santa Rita da Cascia

quadro d'altare, 1800 - 1899

il dipinto presenta una cornice lignea ovale con ornato a perle e motivi floreali ed un sostegno sagomato con iscrizione. figura femminile (S. Rita) a mezzo busto, veste monastica con velo nero in testa, spina sanguinante in fronte, capo reclinato con sguardo rivolto verso sinistra, nella mano destra tiene un crocifisso

  • OGGETTO quadro d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta d'Arte Comunale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'inventario comunale indica il dipinto proveniente dalla chiesa di S. Spirito, ma dalle fonti ottocentesche (Lucarelli e Bonfatti) si rileva una "Beata Rita di Annibale Beni" esistente nella chiesa di S. Maria Nuova, pertanto si ritiene opportuno identificarla nel dipinto in oggetto. Annibale Beni (1764-1845) studiò all'Accademia romana scegliendo la maniera dei Carracci e riuscendo "valentissimo pittore, specialmente nei ritratti" (Lucarelli, 1888). La Santa di Cascia viene ricordata dalle fonti e dall'iscrizione come 'Beata' in quanto questa venne santificata solo nel 1900 da Papa Leone XIII. La devozione popolare però precede di gran lunga il culto ufficiale che ha portato ad una venerazione spontanea della monaca agostiniana, legata soprattutto, come sottolinea la Giacalone (1987), a quella confidenza stabilitasi tra i fedeli e la Santa in quanto appartenenti allo stesso mondo. Gli elementi storico-religiosi poi, hanno inflenzato quelli artistici. Infatti nel secolo XV, oltre alle immagini della cassa funebre di Paolo da Visso e di altre raffigurazioni, sempre a Cascia, poco altro rimane. Nel '600 e '700 ricompare la sua iconografia, sempre accanto ad altri Santi, ma poco presente in confronto alla diffusione del suo culto. La figurazione della Santa in quest'opera ricalca quell'impostazione religiosa seguente al Concilio di Trento, secondo cui l'immagine doveva provocare una suggestione emotiva per testimoniare il trionfo della Fede. Ed infatti la Santa, in atteggiamento estatico di fronte al Crocifisso, con la spina in fronte, diventa il simbolo per riaffermare la vita e il potere della Fede, in rapporto diretto con la sofferenza del Cristo, attraverso un percorso simbolico, croce - spina - sangue, che fa dell'estasi mistica il maggior grado di donazione di sè a Dio nella mimesi del sacrificio di Cristo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000076003
  • NUMERO D'INVENTARIO 7735
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • ISCRIZIONI nel sostegno - B. RITA DE CASSIA - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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