Annunciazione
Il dipinto presenta una cornice riccamente intagliata di cui si veda scheda in rif. orizzontale. a destra figura femminile (Madonna annunziata) in ginocchio, veste panneggiata, braccio destro proteso in avanti, posa frontale, capo reclinato con lo sguardo verso il basso; inginocchiatoio con cariatide intagliata e libro aperto sopra; in basso cofanetto contenente lavoro di ricamo; a sinistra Angelo annunziante in ginocchio, veste panneggiata con ricchi gioielli, nella mano sinistra tiene un giglio, con la mano destra indica l'alto; al centro colomba dello Spirito Santo in alone di luce; in alto al centro Eterno con barba e globo cruciferato; ai lati due Angeli con vesti panneggiate sorreggono i simboli della Passione ( colonna con il flagello, croce )
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 330
Larghezza: 217
- AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta d'Arte Comunale
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, viene attribuito alla mano del pittore eugubino Felice Damiani ( 1530-1608 ), dallo storico locale Storelli (1992), in quanto potrebbe essere identificabile con quell' - 'Annunciazione' di F. Damiani' - presente nel convento di S. Domenico, che risulta iscritta nel manoscritto "Elenco delle pitture esistenti nelle chiese di Gubbio" redatto da Luigi Bonfatti tra il quinto e l'ottavo decennio dell'Ottocento e che rappresenta una delle principali fonti per la conoscenza del patrimonio chiesastico eugubino per il numero delle opere citate, per le attribuzioni proposte, per le notizie inedite e per i documenti riportati. Il dipinto, che si impone per la sua qualità, mostra una cultura di tipo rinascimentale vicina all'arte di Federico Barocci e al suo famoso testo iconografico del 1584 per la Cappella di Francesco Maria II della Rovere nella Basilica di Loreto, testo a cui si ispirarono molti pittori eugubini del tempo. Nell' opera ritroviamo limpidezza compositiva e tonale che ben si accorda con le raffinatezze cromatiche del Barocci, con l'aggiunta in alto, come motivo di contorno, della mistica Colomba dello Spirito Santo, dell'Eterno benedicente e della folla angelica tipica delle sue composizioni. L'opera, prima dell'attuale collocazione, era sistemata nella Sala IV della Pinacoteca Comunale, come risulta da una cartolina di inizio secolo in mio possesso, ed indicata tra le opere perdute del pittore in una tesi di laurea del 1993
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075995
- NUMERO D'INVENTARIO 6049
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0