Cristo benedicente tra Santi
dipinto,
1360 - 1380
al centro Cristo benedicente seduto su trono architettonico con libro aperto in mano, manto rosso panneggiato; a destra figura in piedi con veste panneggiata e manto giallo, sorregge con le mani un panno bianco; in alto a sinistra due angeli e in basso figura in ginocchio a mani giunte con probabile figura dietro che la presenta di cui si vede una mano
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 220
Larghezza: 530
- AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta d'Arte Comunale
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L' affresco, molto frammentario, viene attribuito dal Todini (1989) ad un pittore eugubino della seconda metà del sec. XIV. Lo studioso locale Sannipoli (1987) in uno studio sugli affreschi della chiesa di S. Maria Assunta di Caprignone vicino Gubbio, raffiguranti una Madonna col Bambino in trono, due angeli e S. Giacomo Maggiore e attribuiti ad un pittore umbro-marchigiano della seconda metà del Trecento, individua delle affinità stilistiche tra questi e l'affresco in esame insieme a quello alla sua destra ( vedi scheda in rif. orizzontale). Vi ritrova infatti la stessa "impostazione larga dei personaggi, la tendenza a una presentazione frontale e al conseguente appiattimento delle forme, l'elementare e astraente conformazione geometrica dei corpi, l'accentuato digradare dei piani verso l'osservatore. A ciò si aggiungano particolari che rappresentano una vera e propria sigla dell'anonimo: la piatta e inarticolata mano del Cristo in trono simile a quella della Madonna di Caprignone, le punte dei piedi del Santo alla sinistra del Cristo come quelle del S. Giacomo, le pieghe di alcuni panneggi. Anche in questi dipinti risultano chiare le componenti d'estrazione fabrianese. Appare invece meno marcata l'influenza dell'ambiente pittorico di Gubbio". Per quanto riguarda poi la collocazione cronologica degli affreschi importante è l'iscrizione che compare sotto l'affresco di destra che cita 'Bemvenutus Lucholi', forse ceramista eugubino che figura come capitano dell'arte nell'aprile 1382 (ASG, Riformanze) e figlio di quel Luccolo di Giovannello menzionato come 'vasarius vasorum pictorum' fino al 1349. "Ne consegue una proposta di datazione dei due affreschi ( e approssimativamente anche quello di Caprignone ) agli anni Sessanta - Ottanta circa del Trecento, riferimento a cui non si oppongono i dati di stile e di costume. Tra i pittori documentati nella Gubbio del tempo, l'unico che presenti alcuni requisiti per essere identificato con l'entità stilistica in esame (...) sembra (...) 'Petruccio di Luca'" personaggio conosciuto per dei pagamenti comunali "in anni non dissimili da quelli in cui possiamo datare gli affreschi. Inoltre nel pagamento dell'agosto 1380 al nome 'Petrutio Luce' segue l'inequivocabile designazione del luogo di origine del pittore: 'de Fabriano'....L'inedita personalità artistica del presunto Petruccio di Luca si presenta come quella di un pittore il quale, partendo con una certa autonomia dall'indirizzo nuziano, svolse un discorso culturale impregnato in alcuni momenti di forti suggestioni eugubine. Rappresenta un raro caso documentabile di 'transfer' tra l'ambito fabrianese di Allegretto e quello mellesco della pittura eugubina. La diffusione in Gubbio dell'arte del maestro marchigiano e il suo mescolarsi con la tradizione pittorica locale, non può che aver giovato ai fini del rinnovamento della cultura artistica di fine secolo che di lì a poco si sarebbe, anche da noi, sicuramente prodotto" (Sannipoli)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075969
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI fascia inferiore - [---] A OSTO [---] RA [---] CHA [---] ORA P(RO) NO(BIS) - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0