Santa Caterina d'Alessandria
dipinto,
1400 - 1449
Figura femminile in piedi, posa frontale, veste rossa panneggiata, nella mano destra tiene un ramo di palma, a sinistra ruota vista di scorcio, aureola, riquadratura con linee gialle, rosse e bianche
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 155
Larghezza: 61
- AMBITO CULTURALE Ambito Eugubino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta d'Arte Comunale
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Nuova
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Todini (1989) indica l'autore in un seguace di Lorenzo Salimbeni, inserendolo nella serie di pittori ignoti dell'Umbria settentrionale della prima metà del XV secolo, insieme all'affresco in rif. orizzontale e raffigurante S. Caterina d' Alessandria. Anche lo studioso locale Sannipoli (1987) avvicina gli affreschi ad un pittore di scuola umbro-marchigiana del primo Quattrocento, affine a Jacopo Salimbeni. L'affresco è legato a quello raffigurante il S. Michele Arcangelo anche se hanno diverse dimensioni in quanto furono realizzati in uno spazio già in parte occupato da altre pitture e quindi adeguati alle misure delle porzioni di muro rimaste scoperte. Il Sannipoli poi ipotizza anche una datazione basandosi sulle sovrapposizioni delle suture degli intonaci: i due affreschi risultano coevi mentre il termine post quem è fornito dalla sovrastante crocifissione nellesca datata 1404 a cui i dipinti si sovrappongono. Più difficile stabilire un preciso ante quem anche se una approssimativa datazione dell'affresco soprastante il nostro raffigurante la Madonna e Santi può essere ricondotta intorno agli anni 20-30 del XV secolo, sia per motivi interni al percorso dell'anonimo nellesco che ne è l'autore, il cosiddetto 'Maestro di S. Maria Nuova' sia per i rimandi ad opere del Nelli di quel periodo. Per quanto rigurda poi l'attribuzione la posa e le vesti della Martire mostrano evidenti relazioni con altre coeve immagini umbro-marchigiane. Senza dubbio risale agli stessi anni e alla stessa bottega del dipinto attiguo, non solo per l'evidenza degli intonaci ma anche per le strette analogie tecniche e stilistiche che mostra con l' elegantissima e flessuosa figura dell'Arcangelo. Questa raffinatezza 'paradisiaca', l'uso di particolari morelliani e di partiti decorativi, fanno pensare ai fratelli Salimbeni. L'adozione di aureole e l'uso dell'arco a tutto sesto polilobato, soluzioni formali ed espedienti tecnici di matrice nellesca, inducono però a pensare al giovane Jacopo, più vicino all'arte del Nelli perchè operante dopo la morte del fratello Lorenzo avvenuta tra il 1416 e il 1420, anche se ancora non riesce a differenziarsi sufficientemente dai modi del fratello
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075965
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0