Dormitio Virginis. Transito della Madonna
dipinto,
1425 - 1449
Personaggi: Madonna; uomini; sacerdote. Attributi: ( Madonna) aureola dora ta; ( uomini) aureola; barba; croce processionale; palma; ( sacerdote) piv iale giallo; aureola; pastorale; mitria; navicella portaincenso. Oggetti: catafalco
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Umbro
- LOCALIZZAZIONE Città di Castello (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, collocato oggi nella cappella detta del Transito, in origine e ra stato realizzato sulla parete sinistra dell'edificio ed in seguito rico perto da uno strato di scialbo. Il Certini (1726-28, c. 143) ricorda che v enne ritrovato casualmente nel 1693 quando si aprì un varco nella parete s inistra per collogare la Chiesa all'adiacente Oratorio. In quell' occasion e l'affresco fu ripulito e dopo essere stato tagliato fu trasportato nell ' attuale sede. Il taglio effettuato comportò la perdita di una porzione d ella parte alta dell'opera rappresentante il Cristo che accoglie la Vergin e in una gloria di angeli. Nel 1950 l'affrescoi fu consolidato e riquadrat o dal Prof. Sartenaesi (Rosini, 1961) e recentemente dal Guerri. L'Andreoc ci (1829) ritenendo che il dipinto fosse un'antica tavola, lo atrribuì, se bbene con qualche incertezza, alla mano del Signorelli. L'attribuzione fu poi corretta dal Mancini (1832) che si riferì alle indicazioni del Certini , precisando la vicenda dell'affresco. Nel 1868 il Guardabassi (ms. 2242, c.36) propose una datazione al principio del XV secolo preferendo più tard i (1872) una collocazione più generica definendo l'opera al sec. XV. Dello stesso avviso furono il Mannucci (1878), il Magherini Graziani (1890) e l 'Amicizia (1899). L'affresco fu considerato di autore ignoto fino a quando il Salmi nel 1920 avanzò l'attribuzione al pittore eugubino Ottaviano Ne lli proponendo come data il 1436, anno in cui il pittore era attivo a Sans epolcro. L'assegnazione proposta dal Salmi è stata accettata senza riserve dalla critica successiva: Giovagnoli (1921), Gnoli, (1923) Van Marle (192 7) e Chiasserini (1951). Nel 1961 il Roli evidenziò un collogamento con la Dormitio Virginis dipinta dal pittore eugubino Ottaviano Nelli (Gubbio 13 70 circa- 1444) in S. Francesco a Gubbio sottolineando nell'opera tifernat e 'un'aggiunta di lusso esteriore', e considerandola indice della fase ma tura dell'artista (Sannipoli, 1981) Sempre il Roli propose la datazione al terzo decenno del secolo, non lontano dalle decorazioni della Cappella di Palazzo Trinci a Foligno, anche se è da ritenere che l'affresco fu esegui to nel IV decennio del secolo, non prima del 1430, dopo cioè il lungo sogg iorno urbinate, in quanto, nonostante la presenza di particolari narrativi adottati in precedenza come il chierico che tiene il libro con la testa, nell'affresco tifernate compaiono elementi nuovi che denunciano il raggiun gimento di una fase matura, aggiornata sulle proposte dell'arte contempora nea. L'equilibrata disposizione spaziale dei personaggi, il ricco decorati vismo dei panneggi e delle aureole ed il massiccio volume conferito ai cor pi, indicano, come sottolinenato nel lavoro della Savini (1989-90) la comp leta adesione alle raffinate proposte dell' arte tardogotica. Nella Transi tio Virginis tifernate all'attenzione per il decorativismo dei tessuti e d elle aureole, impreziositi da un ricco e sapiente uso delle dorature, si u nisce una rinnovata disposizione spaziale dei personaggi, distribuiti con ordine e naturalezza nella scena. La novità principale sta nel plasticismo delle forme, nel volume dei corpi, nella pennellata più densa e corposa. Queste caratteristiche derivano dalla conoscenza della cultura figurativa emiliana e del gusto padano presenti nelle opere di Antonio Alberti, che e bbe conseguenze molto importanti nella formazione del gusto cortese umbro- marchigiano. Affresco staccato e reinserito in una nuova parete
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075917
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0