motivi decorativi

rosone, ca 1190 - ca 1210

Bassorilievo e tutto tondo. Soggetto sacro. Simboli dei quattro evangelist i. Animali simbolici: due aquile, ariete, quadrupede. Motivi decorativi: m otivo a perline e fusaruole, motivo decorativo vegetale

  • OGGETTO rosone
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    PORFIDO
    PIETRA CALCAREA
  • LOCALIZZAZIONE Lugnano In Teverina (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rosone di S. Maria Assunta è "tipicamente umbro, caratterizzato dal dop pio giro di colonnine; il suo precedente più noto e più bello è forse que llo di S. Pietro a Tuscania dei primi anni del sec. XIII, che però si dis tacca dal nostro per la superiore qualità dellla scultura" (Chierici, 197 9). Il giro interno è formato da otto colonnine con basi e capitelli a f oglia, che si innestano su di un cerchi ornato da un motivo a perline e f usaruole. Una di esse è tortile, le altre mostrano scanalature verticali. Al di sopra degli archetti di raccordo tra le colonne, alcuni dei quali p resentano delle modanature, un secondo cerchio decorato da due cornici: qu ella interna presenta dei motivi vegetali stilizzati; quella esterna un motivo a perline e fusaruole. Su questo elemento si innestano le sedici c olonnine del secondo giro, caratterizzate da fusti e capitelli lisci. L'u ltimo cerchio presenta, oltre a delle modanature, una cornice a dentelli. Il rosone risulta inscritto in un quadrato marcato da una cornice ad in crostazioni cosmatesche, che consente l'inserimento, negli spicchi di risu lta tra cerchio e quadrato, dei simboli degli Evangelisti. I due lati vert icali della cornice ad incrostazioni cosmatesche sono interrotti, al centr o, dall'inserzione di due aquile a tutto tondo i cui artigli poggiano su mensole figurate (si distingue bene il soggetto di quella di destra, raffi gurante un ariete). Agli angoli, come abbiamo detto, quattro bassorilievi raffiguranti i simboli degli Evangelisti. La cornice cosmatesca è costitu ita da una banda policroma in cui le tessere marmoree a triangoli, losang he, petali, a volte disposte in motivi a spirale, sono interrotte da cerc hi verdi o rossi. Essa risulta costituita da materiali diversi: porfido, s erpentino e marmo bianco. Gli Evangelisti nelle vele dell'inquadratura de l rosone sono disposti secondo lo stesso schema visibile nella chiesa di S . Pietro a Spoleto: in alto a sinistra l'Aquila, in alto a destra l'Angel o, in basso a sinistra il Leone e in basso a destra il Toro. Essi sono riv olti verso il rosone, dando le spalle alla cornice musiva che lo racchiude . Parzialmente diversa è la disposizione delle stesse figure nel Duomo di Spoleto, dove troviamo in alto a sinistra l'Angelo, in alto a destra l'A quila mentre Leone e Toro occupano le stesse posizioni di quelli di Lugnan o. Ma la differenza principale consiste nel fatto che la posizione deg li Evangelisti nel Duomo di Spoleto è centrifuga rispetto alla "rota": fat to che gli consente di sfruttare nel modo migliore lo spazio disponibile. Nella chiesa di Lugnano, invece, le figure guardano verso il rosone e quin di, come accade anche nel S. Pietro di Spoleto, sono costrette ad assumere pose contorte per adattarsi agli spazi triangolari in cui sono inserite. Le altre somiglianze tra i rosoni di Lugnano e di S. Pietro a Spoleto rigu ardano le figure inferiori, Toro e Leone, che in entrambi i casi non son o complete, mancando della parte posteriore del corpo, e che presentano, nel punto in cui l'ala dell'animale si congiunge alla zampa, un bracciale di penne a forma di petali (Esch, 1981). Di contro alle somiglianze ci so no tra i due rosoni anche notevoli differenze: le ali, in tutti gli Evange listi di Lugnano, sono lisce, prive di qualsiasi lavorazione; nel S. Pietr o, invece, tutte le figure presentano un motivo coincidente nelle ali (ch e nel caso dell'Aquila si estende a tutto il corpo), assai simile a quell o che si vede nel pavone e nel drago nei rilievi intorno al portale. Le a li stesse, nelle figure di Lugnano, assumono una forma assai semplificata e, in generale, i rilievi appaiono, rispetto a quelli di S. Pietro a Spole to, meno articolati, più semplici, quasi "araldici". Per quanto riguarda il rosone di S. Pietro a Tuscania, in esso la disposizione delle figure m escola i due schemi già visti, centripeto e centrifugo, in quanto le figur e superiori guardano vrso il rosone, le inferiori sono rivolte alla corn ice. Tutte le figure sono complete, come si vede anche nel Duomo di Spole to. Differiscono completamente, rispetto a Lugnano, la qualità scultorea d i queste figure, la lavorazione e lo stile. Anche il rosone di Tuscania è più elaborato di quello di Lugnano, anche se nell'insieme appare un pò rig ido. La cornice ad incrostazioni cosmatesche, poi, richiama maggiormente, nell'organizzazione delle bande interrotte da dischi verdi o rossi su fon do bianco, le soluzioni attuate nel Duomo di Spoleto. Il rosone di S. Pie tro a Tuscania non ci sembra quindi confrontabile con quello di Lug nano e maggiormente vicino, semmai, a quello del Duomo di Spoleto; que llo di Lugnano presenta, pur nelle differenze, degli elementi che ric hiamano quello di S. Pietro a Spoleto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000067840
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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