figura antropomorfa

acroterio, ca 1190 - ca 1199

Soggetto profano. Animali: aquila, quadrupede

  • OGGETTO acroterio
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ invetriatura
    PIETRA CALCAREA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Umbra
  • LOCALIZZAZIONE Lugnano In Teverina (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'aquila che sormonta il colmo del tetto dell'edificio richiama un motivo di ascendenza classica, quello dell'acroterio che si elevava nei templi antichi. Qui è raffigurata ad ali spiegate, mentre stringe tra gli artigli un quadrupede. Sotto la cornice dentellata che sottolinea gli spioventi del tetto un piccolo rosone circondato da sette dischi concavi, in origine rivestiti di ceramica invetriata. Il motivo dei bacini ceramici è, second o S. Chierici (1979), di ascendenza tipicamente lombarda. Il piccolo roso ne è ad una sola ruota, composta da sei colonnine collegate da archetti pr ivi di lavorazione. Questo elemento offre diversi motivi d'interesse. Il primo consiste nell'esigenza di moltiplicare le aperture nella faccia ta, di replicare il motivo del rosone, che si rivela caratteristica dell'U mbria. E proprio nell'Umbria meridionale, non molto lontano da Lugnano, a Spoleto, troviamo due edifici caratterizzati proprio da questo elemento: la chiesa di S. Pietro e il Duomo.Ma anche l'esempio di Bevagna va tenuto in considerazione, specie se si ritiene, come S. Chierici (1979), che in un primo tempo, anche a Lugnano, si fosse attuata una sistemazione con tre bifore. Il secondo motivo d'interesse è dato dalla presenza di bacini ce ramici intorno al rosoncino stesso. Prima di tutto perché testimonia dell' interesse verso materiali diversi, uniti per ottenere differenti effet ti (e qui abbiamo anche i mosaici in tessere vitree che decoravano il po rtico e le incrostazioni marmoree della fascia intorno al rosone). In se condo luogo il problema della provenienza di questo motivo. Sebbene siano in stato frammentario, o conservino solo tracce delle impronte, si è pot uto vedere che quelli rimasti sono d'impasto rosso-mattone, coperto da un o smalto bianco o verde-turchese; la forma con piede ad anello da essi presentata manca tra i reperti medievali di Assisi e di Orvieto, facen doli quindi ritenere di provenienza esotica. In effetti i bacini ceram ici di Lugnano ripropongono un tipo di decorazione di origine islam ica che si diffonderà in Italia a partire almeno dal sec. XI, mentr e soprattutto nel Duecento, si assiste alla fabbricazione locale del prodo tto inizialmente importato dall'oriente come genere di lusso. Le osser vazioni avanzate relativamente all'esame degli esemplari superstiti sulla facciata della chiesa di Lugnano inducono a ritenere che in questo caso ci si trovi di fronte ad oggetti di produzione non locale. Tra i numer osi esempi di tale uso ricordiamo, infine, i piccoli bacini ceramici che s i alternano a dischetti di marmo colorato nella fascia che riquadra il ro sone nella facciata di S. Pietro a Tuscania
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000067839
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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