Sacra Icone

rilievo, (?) 1190 - (?) 1210

La Sacra Icone è rivestita da una lamina in argento dorato con bordo perimetrale ornato di elementi grigliati entro cerchi alternati a rosette. Il fondo è decorato con rosette inserite entro losanghe

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura
  • MISURE Altezza: 31
    Larghezza: 24
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bizantino-orientale
  • LOCALIZZAZIONE Spoleto (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Sacra Icone è custodita nella cappella fatta appositamente costruire da nobile spoletini Andrea Mauri tra il 1623 ed il 1626 (Metelli C.,2002, pp.335-339). Secondo una tradizione seicentesca, recentemente messa in discussione, (Bonfioli M.,2002,pp.185-187) la tavola fu donata dal Barbarossa alla cattedrale di Spoleto nel 1185 come segno di riconciliazione con la città che trent'anni prima aveva saccheggiato. Nel 1396 l'immagine fu inserita in un prezioso reliquiario eseguito da Matteo Nobiloni di Arpino, oggi andato disperso. Nel 1674 il cardinale Facchinetti fece eseguire l'attuale reliquiario d'argento. L'immagine attuale è stata tagliata da una più grande, come dimostra la frammentaria iscrizione riapparsa sul cartiglio, più corta di ben sette righe rispetto a quella presente nella lamina in argento dorato che riveste l'Icone e che ci ha tramandato il nome di Irene Petralifina, donatrice forse della sola copertura e non dell'Icone (Bonfioli,2002, p.185). L'icone spoletina presenta degli evidenti segni di ridipintura, eseguita forse a Spoleto o in Umbria nel XIII secolo, per aggiornare l'immagine secondo il mutare del gusto. Le parti originarie, denunciano, comunque, una qualità molto alta, tale da richiamare i migliori esemplari delle scuole costantinopolitane come la B4 della Vecchia Biblioteca del Monte Sinai (Bonfioli,2002, p.187). Per quanto concerne la lamina in argento dorato, non è escluso, che intorno al XIII secolo a seguito di un incendio che rovinò gravosamente l'immagine, sia stato eseguito questo oggetto per ricoprire il dipinto, poichè l'indagine condotta dopo il restauro permette soltanto di appurare che il diadema è più antico rispetto all'immagine sacra ed è quindi stato riempiegato in nuovo complesso (Bonfioli-Ermini,1983,pp.833-835; Bonfioli M.,2002,p.187). Inoltre nella tavoletta sono state trovate tracce di chiodature non corrispondenti alla copertura attuale: ciò deporrebbe a favore, quindi, di una realizzazione in un momento successivo a quello in cui il dipinto giunse a Spoleto (Bonfioli,1988,p.23). La cornice in rame con motivi a racemi che include le icone è stata realizzata nel XVIII secolo su commissione del cardinale Collicola, il cui stemma appare in basso al centro (Toscano B.,1963,p.143)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000043008-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • ISCRIZIONI in clipei - M(ETE)R T(HEO)U - a incisione - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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